Erebel
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Primo ingresso in Numenor: 2002-08-14
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Stavo per scrivere la recensione, ma dovrei lavorare. Mi aggiungo, e sarò anche prolissa. Prima i commenti non spoileranti, poi entro nel dettaglio. Film ben girato, dal punto di vista delle immagini, della regia, della fotografia. Suggestive le ambientazioni, senza dubbio, i colori e forse anche il commento sonoro (lo ricordo poco, lo ammetto). Da questo punto di vista, è soddisfacente. Dal lato emotivo ed emozionale però, mi ha lasciata perplessa. Ci sono momenti epici (pochi) e di riflessione, ma sono pochi rispetto al resto del film che mi è parso un po' troppo piatto, un po' banale. I tempi del racconto sono o sbagliati o (più probabile?) raccontati male. La sceneggiatura lascia alquanto a desiderare, a mio avviso, e poi spiegherò il perché. Gli attori sono piuttosto bravi, nell'insieme, ma niente di memorabile, a mio parere. Bravo come sempre Liam Neeson, ed anche alcuni attori di contorno. La regina, Eva qualcosa, è espressiva ma il suo personaggio non è particolarmente ispirato, secondo me. Orlando Bloom, inizialmente pare davvero cresciuto e maturato. Ma sono d'accordo con Mirmith, pecca di mimica facciale. A discolpa, si può dire che trasmette intensità ed emozioni con gli occhi, ma se vuole continuare la sua carriera da attore, dovrebbe rendere un po' più plastica la sua faccia. Il personaggio migliore, forse, è Saladino. Nel merito... .... non ancora!! fine Ci sono parecchie cose che fanno un po' cadere le braccia, o piuttosto che fanno tornare seduti nella propria sedia a guardare un film. E ciò è male, un po' come incrociare i flussi. Come prima cosa, la semplicistica divisione dei personaggi fra buoni e cattivi, senza troppe sfumature. C'è il fabbro, umile e rozzo, che si ritrova ad essere un grande condottiero nonché abile stratega, dopo solo una lezione del padre cavaliere (tieni la difesa alta) e pochissimo tempo. C'è Reginaldo che è il classico figlio di buona donna. Manco si mette la corona in testa che già dice "datemi una guerra!" - che mi scappa, aggiungo io. C'è la trita e ritrita storia d'amore con la donna di un altro. Tutto questo di per sé non è terribile, ma deve essere davvero ben raccontato e rappresentato, altrimenti diventa banale e non trasmette nulla. E qui torno ai tempi e ai modi di raccontare le cose. Il maniscalco può diventare un cavaliere senza macchia, senza farmi credere che sia una sciocchezza? Sì, ma si deve capire, ad esempio, che le lezioni di tecnica spadaccina non siano solo quella di "tieni la difesa alta", dopo la quale Baliano combatte come se non avesse fatto altro in vita sua. Si deve capire (=trasmettere con parole, immagini, qualsiasi mezzo cinematografico) che passa del tempo, che le lezioni erano parecchie durante il viaggio, e che l'allievo ha in sé il germe di quel destino che aspetta solo di venire risvegliato. Un esempio per tutti, Luke ed Obi Wan: poche parole, poche scene, eppure tantissima epica che si respira e che fa entrare nella storia senza colpo ferire. Tutto questo trovo non sia stato affatto raccontato dal regista, per cui è legittimo lamentarsi poi di alcune cose che non tornano. Un'altra cosa. La storia tra Baliano e Sibilla....bah. Ce n'era davvero bisogno? Non si poteva, ad esempio, ricorrere a sguardi, intensità , per far capire che i due si piacevano e lasciare la sorpresa della proposta del Re di vederli sposi a regnare su Gerusalemme? Ancora. La sceneggiatura davvero l'ho trovata brutta. Frasi infelici, ripetitive a volte, banali e forse anche dette male (e mi preoccupo ancora una volta che il doppiaggio abbia fatto cilecca). Mi vengono in mente le frasi del prete "Convertitevi all'Islam e pentitevi dopo". Una sassata, in un momento clou. O anche la frase finale di Baliano a Sibilla, in fila per andare via. "Le regine non camminano" (ok) "Eppure tu cammini". (certe volte non è meglio il silenzio????) Ci mancava che lei rispondesse "Complimenti, Sherlock!" ed era fatta. E poi poche spiegazioni nei momenti più importanti. Ad esempio la motivazioni che Baliano adduce per rifiutare l'offerta del Re, non sono chiarissime. Per contro, mi sono piaciuti alcuni momenti che ho trovato toccanti e significativi. Ho trovato bellissimo il momento in cui Baliano consacra a cavalieri tutti gli uomini di Gerusalemme. Ho trovato intensi quasi tutti gli scambi di Saladino, saggio come gli orientali sanno essere. Mi è piaciuta la figura del Re malato, difficilissima da rendere dietro ad una maschera, eppure era sentita. Mi piaceva un casino il personaggio del vichingo teutonico, e me l'hanno ammazzato alla prima spadata. Infine, una nota nostalgica. Mi piange il cuore a vedere i Cavalieri Templari ridotti a beceri mercenari. Davvero non so il motivo della scelta, ma poteva forse ridurre la cosa a due schieramenti avversi di Cavalieri, semplicemente. Ad ogni modo mi è venuta la curiosità di andare ad approfondire le vicende storiche di quegli anni per vedere cosa realmente accadde in quelle terre. Per sicurezza...
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