Maeve
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Primo ingresso in Numenor: 2003-05-11
Da: Medhelan
Status: offline
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Prima di tutto: BUON ANNO A TUTTI!!! Mentre molti Ilquelin se la spassavano tra trombe d'aria, intossicazioni alimentari e diluvi universali a Lucca io mi sono consolata facendomi una tre giorni al Capodanno Celtico di Milano... Vi chiederete perchè ho voluto aprire questo thread nella sezione dedicata all'arte... ma ovviamente perchè l'arte, soprattutto artigianale e musicale, è stata il vero padrone di questa manifestazione davvero indimenticabile la prima sera, il 31 ottobre, notte del Capodanno, va detto che è stata alquanto deludente.... la pioggia ha imperversato e molta gente ha deciso di stare rintanata in casa, tra cui anche un paio dei gruppi che avrebbero dovuto suonare le bancarelle spoglie non invitavano molto, così la serata è presto finita in un comunissimo pub a consolarsi di tale delusione non contenta, però, ho deciso di tornare la sera successiva, Sabato, anche in vista della performance di un'artista dal vero sangue irlandese: Moya (al secolo Maire) Brennan.... per gli appassionati questo nome è una garanzia.. per chi invece non la conosce bene forse riuscirà ad indetificarla meglio come la voce dei Clannad... ci siete ora? da qualche anno Moya ha intrapreso la carriera come solista imitando quindi, nella voglia d'indipendenza ma non (grazie al cielo!! ) nello stile la più famosa sorella Eithne Nà Bhraonáin, più conosciuta come Eithne Brennan o meglio: Enya mentre durante la prima sera il nostro arrivo (ero con un po' di miei amici ) è stato accolto da un poco celtico... liscio (liscio?!?!?!?!?! ) la seconda sera ci ha visti fare la nostra entrata alla Piazza del Cannone del Castello Sforzesco con un sottofondo di musica folk celtica e balli irlandesi! come da programma il pomeriggio è stato ricco di eventi che però ci siamo persi ma la sera non è stata da meno. Il giro tra le bancarelle ha rivelato una presenza molto più ingente sia di oggetti che di bancarelle stesse... alcune addirittura hanno sfoderato i loro oggetti migliori solo quella sera! no comment. tra la ressa siamo riusciti a vedere con calma un po' tutto e ovviamente a lasciarci il cuore... c'erano triskell e torquis di fabbricazione artigianale, rune, libri, CD e vari ammenicoli e soprammobili rappresentanti i più famosi simboli celtici e molti personaggi del Piccolo Popolo non sono mancate le più "commerciali" influenze wiccan... ho lasciato gli occhi su uno stupendo pentacolo in legno intagliato decorato con triskell e motivi celtici.... ma perchè le cose belle costano così tanto?!?!?!?! per gli appassionati, poi, c'erano degli splendidi grimori con copertina in pelle incisa e pagine di carta grezza rilegati interamente a mano.. il più economico? 45 euro non sono mancate la bancarelle che vendevano abbigliamento artigianale d'epoca, armi e... idromele!!! l'assaggio ovviamente è d'obbligo e noi ne abbiamo assaggiato di due varietà ... peccato che non amo molto gli alcolici perchè era davvero buono!!! stavolta non mancava nemmeno il banchetto che vendeva vero sidro di normandia... io che l'ho cercato per tutta milano più e più volte non ho mancato di regalarmene due bottiglie.. una di dolce e una di brut insomma.. tra oggetti da indossare, appendere o anche solo mostrare il portafoglio ha fatto davvero fatica a starsene chiuso buono buono in borsa!! visto che comunque volevo almeno un ricordo di questo avvenimento (al quale volevo partecipare da 4 anni!!) mi sono lasciata andare e ho comprato una piccola runa da tenere al collo tornando poi alla musica abbiamo assistito a qualche ballo folk e poi eccola.. Moya Brennan... per me è stata una vera sorpresa.... un mio amico appassionato di Enya me ne aveva parlato in termini del tipo "Moya è la sorella e fa più o meno le stesse cose che fa Enya".... a me Enya non piace per cui ero tanto curiosa ma altrettanto scettica nell'andare ad ascoltare questa nuova esponente della musica new age.... e poi.. altro che new age!!! il primo barlume di speranza l'ho avuto nel momento in cui sul palco è stata introdotta un'arpa celtica... con la mente mi sono sentita proiettata al concerto di Loreena McKennitt del 98 e quasi speravo che Moya fosse Loreena sotto mentite spoglie!! poi è arrivata lei... un donnino piccolo ma grazioso sul cui viso già si scorgono i segni dell'età , ma con un'espressione davvero molto dolce.. un po' materna oserei dire! la performance si è aperta con un traditional irlandese a cappella in gaelico... WOW!!! gran bella voce davvero... qui sì che la speranza cominciava a diventare realtà concreta! Il concerto è proseguito con due pezzi di cui uno dal suo nuovo album: Two Horizons. Ecco che qui Moya mette mano all'arpa e l'unico membro della band che di solito l'accompagna imposta un'atmosfera suggestiva sulla sua tastiera: la dolce "This old man" è seguita dalla mistica "Tara"... anche qui gli appassionati sapranno già cosa è Tara... in questa canzone si parla di un'antica festa che venive celebrata a Tara nel giorno di Saint Patrick e che tutt'ora è celebrata Dopo questi due pezzi cantati, Moya ha fatto un medley di tre brani strumentali suonati con l'arpa... l'ultimo dei brani, che non aveva un titolo, è stato intitolato "A trip to Milan" per l'occasione Il concerto è poi continuato con un altro brano dal nuovo album che gli da il titolo: Two Horizons, nata nel momento in cui una sera, mentre si trovava a Tara, ha visto stagliarsi in alto alla sua destra la luna grande e brillante e alla sua sinistra il sole infuocato che calava all'orizzonte: visione splendida come due realtà che esistono in una Volendo coinvolgere anche il pubblico ha poi cantato un folk in gaelico facendoci cantare il coretto che più o meno faceva così: awarni jò.. ehm.. ovviamente ho scritto la pronuncia e comunque il suo significato è "The dearest home" una delle ultime canzoni scritte con i fratelli che si trova sull'ultimo album dei Clannad del 96 a concludere ha suonato due dei pezzi più famosi fatti con i Clannad: Theme from Harry's Game e I will fidn you (da L'ultimo dei Moicani) lasciato il palco il pubblico non è sembrato soddisfatto per cui il bis era d'obbligo le ultime due canzoni erano anch'esse dei folk irlandesi di cui una in gaelico... dopo di queste è scesa dal palco e il concerto è finito. Che dire.... penso di poter consigliare calorosamente l'ascolto a tutti quelli che amano Loreena McKennitt... oltretutto qui si può avere anche il gusto di scoprire una lingua affascinante ed antica come il gaelico avendo quasi la sensazione di essere davvero stati trasportati a quel tempo in cui i Druidi erigevano i loro circoli sacri ed in cui l'europa era ancora considerata per la maggior parte terra selvaggia.... tempi in cui ancora cielo e terra riuscivano ad incontrarsi che dire a parte che l'esperienza è stata più che positiva? talmente positiva che non contenta ci sono tornata pure il terzo giorno!! stavolta però ho fatto solo un salto veloce nel pomeriggio Mi dispiace solo che Lucca sia quasi sempre in corrispondenza di questo avvenimento perchè credo che, almeno per chi abita a Milano o vicino, questa sia un'esperienza che vale la pena di fare.. soprattutto avendola praticamente in casa! beh... io mi prenoto anche per il prossimo anno sperando che stavolta le due cose non si accavallino (e che io possa venire con voi a Lucca la prossima volta) Dia duit
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