Cronos
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Primo ingresso in Numenor: 2002-07-09
Da: Valimar
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Mi erano sfuggiti alcuni msg relativi a questo topic dedicati alla premiazione del Signore degli Anelli. Rispondo ora per dare qualche precisazione in merito a ciò che avevo scritto. quote:
ORIGINAL: Taym Io non sono d'accordo sull'importanza che ormai si dà al concetto di "innovazione" o "originalità ". L'originalità è solo uno dei tanti fattori che rendono un'opera d'arte tale. Non trovo giusto penalizzare un film o un'opera d'arte perchè "poco originale" quando ha, ad esempio, una recitazione eccellente ed una fotografia meravigliosa e quant'altro. Io credo che questo dipenda anche da cosa intendiamo per "innovazione". Da questo punto di vista temo di essere stato frainteso. Per inciso, se riesco a fare qualcosa che già fanno tutti, ma la faccio meglio, sono cmq stato "innovativo". Nel mio ultimo messaggio non intendevo l'innovazione come la ricerca di originalità a tutti i costi. La fantascienza nel cinema esisteva ben prima di StarWars eppure non ha avuto il successo di questa saga. Il primo film di StarWars (A New Hope) per quanto forse con effetti speciali inferiori ai due seguenti rappresenta per me una innovazione sotto molti punti di vista. I seguenti film per quanto riusciti, li trovo un affinamento ulteriore. La vecchia trilogia di StarWars è in fondo abbastanza omogenea, benché i film non siano stati girati tutti insieme come nel caso del SdA. Ecco perché dal mio punto di vista premierei soprattutto l'esordio, il primo film, in quanto tale per l'innovazione che ha introdotto e anche per dare un segnale all'artista che il suo lavoro è apprezzato e va portato avanti. Certo nel caso di Jackson si sapeva che altri due film erano già in cantiere in ogni caso, per cui l'aspetto motivazionale perde parzialmente senso. quote:
Il mettere classici su pellicola non avrebbe senso, se così fosse. Dipende da come li realizzi, a mio parere. Puoi mettere un classico su pellicola in maniera innovativa oppure no. Comunque il mio discorso si riferiva fondamentalmente al confronto tra La Compagnia dell'Anello e A Beautiful Mind. Per quanto coinvolgente e profondo il secondo non mi sembrava innovativo quanto il primo. Tutta la storia dell'arte è sempre stata caratterizzata da movimenti e correnti di pensiero che si soppiantavano vicendevolmente nel corso della storia. Ognuno di questi rappresentava una innovazione rispetto ai precedenti senza necessariamente voler significare che quanto fatto antecedentemente era da buttar via. Posso creare un'opera che rispetta degli schemi diffusi oppure cambiare o addirittura reinventare questi schemi. Nel secondo caso avrò aggiunto un valore in più rispetto al primo. E' la differenza che separa il genio dal semplice artista. quote:
Lo stesso SDA ha 50 anni, e, a sua volta, ricalca miti e leggende vecchie di millenni. La bellezza del SDA non è certo nell'originalità , in particolare come la intendiamo oggi Si ma, abbi pazienza, questo non credo abbia attinenza con ciò a cui mi stavo riferendo. Io parlavo del film non del libro da cui è tratto. Se è per questo era già stata fatta anche una trasposizione cinematografica del SdA, anche se poco efficace. Dalla tua risposta mi sembra di intuire che tu abbia ritenuto che l'innovazione dal mio punto di vista fosse la pura trama del SdA, perché elfi con le orecchie a punta ancora sul grande schermo non se ne erano visti. Non è così. Non volevo dare un parere tanto superficiale. quote:
Tolkien voleva creare una "mitologia anglosassone" sulla falsariga di quella greca o latina, come egli stesso dice; non voleva creare qualcosa di "mai visto prima". Lo so perfettamente e non era certo a questo che mi stavo riferendo nel mio ultimo msg. Né mi sembra di aver mai affermato nulla del genere. quote:
Non per questo è indegno di ammirazione. Anzi! Tolkien è superlativo proprio nel riproporre la narrazione epica tradizionale e classica in modo meraviglioso, facendo arte elevatissima attraverso la NON-originalità . Sono d'accordo con te, ma proprio per questo ritengo che Tolkien, come artista sia stato appunto "innovativo". Non sarei invece propenso a dichiararlo il trionfo della non-originalità dato che Tolkien è stato comunque originale. Innazitutto parte della sua opera è romanzata cosa assolutamente insolita per l'epica a cui si ispirava. Ha praticamente trasportato gli elementi tipici di un genere in un altro. Ha fuso elementi della mitologia nordica con quelli del romanzo, cosa piuttosto insolita. Inoltre mentre l'epica tutta ha origine dalla tradizione popolare e da miti tramandati e costruiti man mano nel corso del tempo, a più mani, Tolkien ha progettato a tavolino il suo universo, sforzandosi di dargli quanta più verosimiglianza possibile rispetto ai veri miti delle varie tradizioni. Insomma ha creato da solo una mitologia fittizia che poteva essere però plausibile e coerente con la tradizione storica. Nessuno l'aveva mai fatto prima. Questa considerazione è cmq slegata dal discorso sul film del SdA che facevo prima, lo preciso. quote:
Nell'assegnare un premio quale "miglior film" si dovrebbe considerare l'insieme dei fattori che lo rendono artisticamente "migliore" rispetto agli altri concorrenti, mentre quest'idea dell'"originalità " a me sembra divenire una sorta di nuova religione dogmatica ed integralista diffusa nella critica, un valore assoluto al quale immolare tutto. A me sembra invece che la critica sia sempre stata tradizionalmente conservatrice e ostile alla novità . Non vedo quale integralismo si celi nel dire che il Signore degli Anelli è stato un film innovativo rispetto ad altri dello stesso periodo. Per tornare al paragone con Beautiful Mind, quest'ultimo non credo sia andato oltre i tradizionali schemi già visti in film dedicati alla vita di qualche grande personaggio o rivolti alla presentazione di un dramma umano caratterizzato da affetto e sofferenza. Come però fece notare qualcuno non ricordo dove, tra 20 anni sarà il Signore degli Anelli ha essere ricordato come film evento di questi anni e non certo A Beautiful Mind. Anzi quanto tu dici della critica mi sembra vero in senso contrario. A Beautiful Mind è stato premiato come miglior film perché rientrava negli schemi tradizionali del film impegnato che mette in luce un caso umano e il suo dramma. Il dogma semmai è che l'argomento "serio" deve necessariamente avere precedenza sugli altri benché poi lo schema con cui sia presentato sia trito e ritrito, al di là della fotografia o della bravura degli attori (per i quali ci sono oscar dedicati). quote:
Senza nemmeno estremizzare eccessivamente, se non sei originale non sei nessuno. Se fai una schifezza che però sia "originale", a prescindere che tu fallisca miseramente nel produrre alcunchè di artistico, allora tutto il resto può passare in secondo piano. Scusa ma, questa frase mi sembra in perfetta antitesi con quanto dicevi nel thread dedicato alla nuova trilogia di Guerre Stellari. Dal mio punto di vista, ad esempio, Episode II rientra perfettamente nell'esempio che fai, ma non dimostra certo che in quanto originale, anche se schifezza, abbia fatto passare tutto il resto in secondo piano. Semmai è stato proprio l'esatto contrario. quote:
Concordo in pieno che sia assurdo premiare il terzo film del SDA in quanto tale, e non in quanto meritevole (sebbene lo sia, certo); allo stesso modo, trovo una violazione del principio di meritocrazia del tutto analogo assegnare meno premi al Ritorno dello Jedi solo perchè "seguito" di altri due episodi. Il Ritorno dello Jedi riprende e prosegue l'idea di StarWars. Questo terzo film avrebbe poco senso fuori dal contesto della trilogia intera, di cui rappresenta il culmine. L'idea, l'illuminazione, il colpo di genio, il modus operandi, l'impostazione, il parto, secondo me riguardano però il primo film. Il maggior sforzo che Lucas ha fatto ritengo sia stato senz'altro con A New Hope più che con i due seguenti. Con sforzo intendo proprio il concepimento artistico, non il livello degli effetti speciali, la fotografia o il casting o la recitazione. L'Impero Colpisce Ancora e Il Ritorno dello Jedi esaltano ancora di più l'opera di Lucas ma in entrambi l'idea è la stessa, ovvero quella concepita con il primo film. Lucas non si è rimesso in gioco con i due seguiti, ma anzi è andato su un terreno sicuro, senza nulla togliere a quanto ha fatto. quote:
Questo è un fattore irrilevante, di fronte a quel che conta davvero: è un'opera d'arte? Ci tocca? Ci emoziona? Ci coinvolge? Si certo, ma non credo si possa valutare un'opera d'arte a compartimenti stagni, ignorando il contesto che le sta intorno, o almeno, io non sono propenso a farlo. Altrimenti domani prendo un canovaccio, ci scopiazzo sopra una qualsiasi opera cubista non troppo difficile da realizzare e poi vado a una galleria d'arte pretendendo che gli venga dato altrettanto valore. quote:
L'originalità è UN modo di toccarci e farci vibrare di emozione e vivere un'esperienza profonda. E attraverso l'originalità è possibile toccare picchi artistici assoluti. Ma ciò è possibile anche attraverso mille altre tecniche, giudicare un'opera sulla base dell'originalià è come giudicare un quadro sulla base di come sia stato usato il "rosso". Premesso il fatto che non mi pare si sia parlato di giudicare un'opera SOLO in base alla sua originalità , dato che comunque i film di cui stavamo parlando hanno avuto un deciso riscontro di apprezzamento verso critica e pubblico, non sono d'accordo con questo paragone. L'utilizzo del rosso è appunto una tecnica, così come possono esserlo la fotografia, gli effetti speciali o la scenografia. L'originalità non è una tecnica e non è rimpiazzabile da altre tecniche alternative. Se fosse così non ci sarebbe più alcuna ragione per innovare. Premesso che tu abbia fatto qualcosa di bello e che è piaciuto, in secondo luogo conta poi come lo hai fatto, se basandosi su schemi sicuri e già collaudati o mettendoti in gioco con idee nuove e diverse. Nel secondo caso, per quanto mi riguarda, l'opera è più meritoria. Il fatto che l'arte non sia scienza non vuol dire che non debba evolversi o avere un suo progresso. Se però qualcosa di già visto vale tanto qualcosa di innovativo (sempre ammesso che abbiano entrambi un riscontro positivo) allora non c'è più alcuno sprone a cambiare. Il sabato sera anziché andare al cinema a quest'ora ci recheremmo ancora nelle caverne ad ammirare i dipinti rupestri. Senza nulla togliere ai dipinti rupestri intendiamoci, dato che il primo uomo ad averli concepiti e realizzati è stato senz'altro anch'egli un "innovatore".
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Alla prossima...
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