Maeve
Messaggi: 3036
Primo ingresso in Numenor: 2003-05-11
Da: Medhelan
Status: offline
|
Confesso in primis una cosa.. non sono una che ascolta volentieri la musica italiana.... trovo il panorama italiano alquanto noioso, banale e deludente salvo rarissime eccezioni... un cantautore italiano che io ho sempre adorato è Paolo Conte... una specie di menestrello dei nostri giorni al cui musica rispecchia un insieme di influenze dal gusto a volte molto esotico, altre volte molto "nostrano" Negli ultimi anni ho invece sentito parlare spesso di Vinicio Capossela... ricordo nel 96 il videoclip della canzone "Il ballo di San Vito" che mi era piaciuta moltissimo e ricordo anche che mi ripromisi di approfondire la conoscenza di questo artista molto particolare Ovviamente, come spesso accade, ho sempre rimandato la cosa fino a che, qualche mese fa, mi è capitato tra le mani il suo ultimi CD "Canzoni a manovella"... Non mi sonolasciata sfuggire l'occasione e me lo sono ascoltato per bene restandone affascinata.... Complice anche una puntata di Mono su ReteA dedicata a lui mi sono poi decisa a cercare anche tutti gli album precedenti... il risultato è che ho finalmente trovato un altro italiano che davvero mi piace.... Originale, ironico, tragico, romantico e a volte anche strafottente, Vinicio Capossela riflette nelle sue canzoni la realtà quotidiana della "piccola" Italia.. quella dei paesini, delle sagre, dei bar, delle compagnie di amici sotto casa... La sua musica è influenzata da diverse correnti: jazz, blues, latina fino a sfociare in qualla linea di confine sottilissima che separa il folk dai suoni etnici. Come Conte è in grado di ricreare e di far vivere a parole e con le note, spaccati di vita, storie, sentimenti ed emozioni in un modo assolutamente personale... L'opera di Vinicio, infatti, non si distingue solo epr l'orecchiabilità , il ritmo e la sempre piacevole melodia dei suoi pezzi, ma anche per quello che mi viene da definire un ritmo molto particolare nell'articolazione delle frasi.... il tutto contribuisce a creare un intersecarsi armonioso del parlato e del suonato che è difficile da trovare in altri cantautori Una caratteristica dei contenuti di Vinicio Capossela è anche la presenza di figure a volte un po' oscure ma sempre estremamente ironiche.... anche i ritmi, che a volte sono quasi sincopati, indiavolati, riescono sempre ad ammiccare all'ascoltatore che si trova a sorridere nel "vedere" la vita, a volte anche criminale o tragicomica, degli innumerevoli protagonisti so che potrò risultare noiosa.. ma in quest'ultima caratteristica rivedo moltissimo, sia dal punto di vista melodico che letterario, Nick Cave.... è così che mi sono spesso ritrovata ad inserire nel lettore brani misti di Conte, Capossela e Cave notando quanto in realtà Vinicio Capossela sia la perfetta commistione dei due stili così diversi, ma evidentemente legati da caratteristiche comuni.... Insomma... è da un po' di tempo che non riesco a togliere Vinicio Capossela dal mio lettore CD... Un autore così originale, se non seguito, andrebbe, a mio parere, almeno conosciuto e.. come diceva Gwen nei confronti di Nick Cave, lo si può odiare o amare ma è difficile restarne indifferenti Discografia: All'1 e 35 circa Modi' (CGD, 1991) Camera a Sud (CGD, 1994) Il ballo di San Vito (CGD, 1996) Liveinvolvo (CGD, 1998) Canzoni a manovella (CGD, 2000) L'indispensabile (CGD, 2003) (Best Of) Spassionatamente consigliati per i neofiti: Il ballo di San Vito, Modì... per prendere due piccioni con una fava: L'indispensabile _______________________________________ ULTIMO AMORE Testo e musica di Vinicio Capossela Fresca era l'aria di giugno e la notte sentiva l'estate arrivar Tequila, Mariachi e Sangria la fiesta invitava a bere e a ballar lui curvo e curioso taceva una storia d'amore cercava guardava le donne degli altri parlare e danzare e quando la notte è ormai morta gli uccelli sono soliti il giorno annunciar le coppie abbracciate son prime a lasciare la fiesta per andarsi ad amar la pista ormai vuota restava lui stanco e sudato aspettava lei per scherzo girò la sua gonna e si mise a danzar lei aveva occhi tristi e beveva volteggiava e rideva ma pareva soffrir lui parlava stringeva ballava guardava quegli occhi e provava a capir e disse son zoppo per amore la donna mia m'ha spezzato il cuore lei disse il cuore del mio amore non batterà mai più e dopo al profumo dei fossi a lui parve in quegli occhi potere veder lo stesso dolore che spezza le vene che lascia sfiniti la sera la luna altre stelle pregava che l'alba imperiosa cacciava lei raccolse la gonna spaziosa e ormai persa ogni cosa presto lo seguì piangendo urlando e godendo quella notte lei con lui si unì spingendo, temendo e abbracciando quella notte lui con lei capì che non era avvizzito il suo cuore e già dolce suonava il suo nome sciolse il suo voto d'amore e a lei si donò poi d'estate bevendo e scherzando una nuova stagione a lui parve venir lui parlava inventava giocava lei a volte ascoltava e si pareva divertir ma giunta che era la sera girata nel letto piangeva pregava potere dal suo amore riuscire a ritornar e un giorno al profumo dei fossi lui invano aspettò di vederla arrivar scendeva ormai il buio e trovava soltanto la rabbia e il silenzio di sera la luna altre stelle pregava che l'alba imperiosa cacciava restava l'angoscia soltanto e il feroce rimpianto per non vederla ritornar il treno è un lampo infuocato se si guarda impazziti il convoglio venir un momento, un pensiero affannato e la vita è rapita senza altro soffrir la poteron riconoscere soltanto dagli anelli bagnati dal suo pianto il pianto di quell'ultimo suo amore dovuto abbandonar lui non disse una sola parola no, non dalla sua gola un sospiro fuggì i gendarmi son bruschi nei modi se da questi episodi non han da ricavar così resto solo a ricordare il liquore pareva mai finire e dentro quel vetro rivide una notte d'amor quando dopo al profumo dei fossi a lui parve in quegli occhi potere veder lo stesso dolore che spezza le vene che lascia sfiniti la sera la luna altre stelle pregava che l'alba imperiosa cacciava a lui restò solo il rancore per quel breve suo amore che mai dimenticò
_____________________________
|