Taym
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Primo ingresso in Numenor: 2002-07-07
Da: Valimar
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Spero di inviarvi presto un resoconto piu' dettagliato, ma la mia costante lotta contro il tempo non puo' pero' vedermi sconfitto anche per un solo accenno ad una serata MERAVIGLIOSA in compagnia di Suzanne Vega! Ebbene si, l'estate concertistica romana ha visto me ed Erebel partecipare ad un semplice e bellissimo concerto a Villa Panphili, Roma, della straordinaria (a mio avviso) cantautrice newyorkese! Da ammiratore di vecchissima data, dopo aver ascoltato le sue canzoni centinaia di volte, ho trovato davvero emozionante trovarla a pochi metri da me, sul palco! Un concerto "piccolo" quanto al numero di spettatori, davvero poco pubblicizzato considerando il calibro dell'artista, e per una volta privo dei disturbi degli onnipresenti spettatori meno interessati ai loro sfortunati vicini . La selezione delle canzoni era... straordinaria, per quanto mi riguarda! Tutte le mie preferite sono state riportate in vita da Suzanne, con il talento di sempre e la vena sagace e simpaticamente tagliente che mi ero sempre aspettato da lei in concerto! Solitude Standing, Bood makes Noise, The Queen and The Soldier, 99.9°F, Gypsy, Luka (immancabile), Tom's Diner (cantata con il pubblico, per intero, senza uno strumento, schioccando le dita ed applaudendo a ritmo), In Liverpool, When Heroes Go Down, e molte altre! Sono un fan soddisfatto! Mentre ancora mi godo il ricordo del concerto cerco di non pensare al fatto che ho dimenticato a casa la macchian fotografica , riporto qui il testo di Solitude Standing, uno dei miei brani preferiti. Sono da sempre rimasto incantato da una così efficace personificazione di un principio/emozione che vi svelo un personale dietro le quinte, la personificazione della Solitudine mi ha in parte dato l'idea del personaggio di DB della fiaba di Rapanello (vedi archivio storico di Arandor :D), dopo opportuno ribaltamento in positivo. Nel sito ufficiale di Suzanne Vega trovate persino l' MP3 (128bps) non completo del brano, Solitude Standing Solitude stands by the window She turns her head as I walk in the room I can see by her eyes she's been waiting Standing in the slant of the late afternoon And she turns to me with her hand extended Her palm is split with a flower with a flame Solitude stands in the doorway And I'm struck once again by her black silhouette By her long cool stare and her silence I suddenly remember each time we've met And she turns to me with her hand extended Her palm is split with a flower with a flame And she says "I've come to set a twisted thing straight" And she says "I've come to lighten this dark heart" And she takes my wrist, I feel her imprint of fear And I say "I've never thought of finding you here" I turn to the crowd as they're watching They're sitting all together in the dark in the warm I wanted to be in there among them I see how their eyes are gathered into one And then she turns to me with her hand extended Her palm is split with a flower with a flame And she says "I've come to set a twisted thing straight" And she says"l've come to lighten this dark heart" And she takes my wrist, I feel her imprint of fear And I say "I've never thought of finding you here" Solitude stands in the doorway And I'm struck once again by her black silhouette By her long cool stare and her silence I suddenly remember each time we've met And she turns to me with her hand extended Her palm is split with a flower with a flame
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