Maeve
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Primo ingresso in Numenor: 2003-05-11
Da: Medhelan
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Se il nome non vi dice molto sicuramente il titolo di uno dei suoi successi vi dirà molto: "La ragazza con l'orecchino di perla". Ho scoperto da poco questa autrice, come molti in Italia data la recentissima pubblicazione dei suoi romanzi dopo il successo del libro citato sopra. Io, qualche tempo fa, mi sono lasciata attrarra, come spesos mi accade nei libri, dalla copertina di un libro dal titolo "La dama e l'unicorno". Non avevo notato che l'autrice era la medesima de "La ragazza con l'orecchino di perla" ma la trama mi ispirava molto e l'ho comprato e messo sullo scaffale dei libri da leggere. Qualche tempo dopo, mia madre, mi ha passato proprio "La ragazza con l'orecchino di perla" che oltretutto non aveva nemmeno terminato. Era molto poco entusiasta di questo libro. In quel frangente ho notato che l'autrice era la stessa de "La dama e l'unicorno". Ho avuto un dubbio... mia madre è bibliovora quanto me ed accade raramente che interrompa una lettura a metà , è però altrettanto vero che i nostri gusti sono estremamente diversi epr cui ho voluto lasciare il beneficio del dubbio a questa autrice americana di origine svizzero-francese. Circa una settimana fa mi sono decisa ed ho preso in mano "La dama e l'unicorno". Mi ha coinvolta da subito e ho fatto talmente fatica a chiuderlo che l'ho finito nel giro di pochissimi giorni. E' un libro molto particolare in cui i veri protagonisti non sono dei personaggi in carne ed ossa ma degli arazzi che rappresentano la seduzione di un unicorno da parte di una dama. I capitoli sono scritti secondo i punti di vista di diversi personaggi.. chi ha letto i libri di Martin ne ha già un'idea La storia è ambientata in epoca medievale, periodo fertilissimo per l'arte dell'arazzo e molti dei personaggi citati, nonchè gli stessi arazzi, sono storicamente esistiti. Tracy Chevalier, quindi, partendo da delle documentazioni storiche ha provato a ricreare con la fantasia la possibile storia che ha portato alla creazione di questi capolavori. Le descrizioni dell'arte della fabbricazione dell'arazzo sono molto precise ma mai noiose e si fondono perfettamente con la storia. Dato quanto mi sono gustata questo libro ho deciso quindi di leggere subito dopo anche "La ragazza con l'orecchino di perla". Questo l'ho terminato in meno di 24 ore Probabilmente, proprio per la scarsa lunghezza, è quasi più definibile come racconto lungo che come vero e proprio romanzo, ma anche qui sono rimasta incantata dallo stile narrativo. Al centro di questa storia non c'è più una sola opera, ma una serie di opere del famoso pittore olandese Vermeer viste attraverso gli occhi di Griet, una delle sue domestiche. Giovane ed innocente, figlia di un piastrellista, cresciuta nel mondo dei colori netti e definiti del lavoro del padre incontra un mondo pieno di sfumature nei quadri del suo padrone. Anche qui le descrizioni sono spesso particolareggiate ma mai si dilungano troppo non facendo mai perdere il ritmo del racconto, che sembra un po' il ritmo dei fiumi del nord europa... ti sembrano fermi e lenti ma in realtà , se ti lasci portare dalla loro corrente, ti travolgono con la loro forza. Tra i due romanzi ho preferito il primo, ma entrambi li ho trovati notevoli e soprattutto molto particolari. Mi sono affrettata a procurarmi quello che è il primo romanzo da lei mai scritto: "La vergine azzurra" la cui trama mi ispira moltissimo.... vi saprò dire com'è Per chi ancora non la conoscesse, comunque, la consiglio vivamente. A me ha conquistata
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