Taym
Messaggi: 5400
Primo ingresso in Numenor: 2002-07-07
Da: Valimar
Status: offline
|
Qualce osservazione in tarda notte Non saprei... Vi dirò, a me non sembra che sia particolarmente rilevante che le trasmissioni siano belle o brutte: questi sono giudizi soggettivi (che per altro condivido, anche a me non piace affatto un buon 99% del palinsesto RAI); né credo che in ambiti simili sia necessaria nè giusta una tassazione progressiva; cittadini che fruiscono di un servizio in modi simili è giusto che paghino la stessa cifra. La tassazione progressiva ha senso in altri ambiti. Naturalmente si tratta del mio parere, essendo il senso di giustizia chiaramente soggettivo e variabile culturalmente, geograficamente, temporalmente; ma il punto essenziale è, a mio avviso, ben più grave della tipologia di tassazione, o della tipologia dei programmi, ma il fatto che a fronte del "canone" RAI - volendo riassumere in una frase - non sia offerto nessun servizio, e se venisse offerto (o quando raramente lo è) sarebbe/è pur sempre di fruizione facoltativa. Questa si chiama "frode", anche quando nella forma di una legge varata dal parlamento. In casi come questi emerge chiaramente il problemone dell'assenza di una costituzione fatta d principi che renda le leggi giudicabili su un piano etico prima ancora che tecnico; ma questa è un'altra storia. In dettaglio: quale servizio viene offerto precisamente? Pochi, rari, e niente affatto migliori della concorrenza non istituzionale. Se pagassimo una tassa per questo, dovremmo pagarla anche a Mediaset, La7, tuttel le TV private, anche quelle con maghi, chiromanti ed imbonitori di folle. Ma aggiungo - ancora più disdicevole -: se anche la RAI mandasse in onda tutte le sedute parlamentari, offrisse servizi interattivi per conoscere lo storico dei voti dei senatori e dei deputati, offrisse informazione esclusivamente tecnica e di pubblica utilità, si rasformasse in una Gazzetta Ufficiale via etere, resterebbe la domanda: per quale motivo introdurre una tassa? Si tratterebbe di servizi di cui ci si potrebbe o meno avvalere, dunque sarebbe corretto far pagare per utilizzo, non a tariffazione annua fissa (che potrebbe semmai essere una delle varie tariffazioni disponibili, così come esiste una flat telefonica piuttosto che una tariffazione a tempo). Ma da un punto di vista etico la RAI è un fenomeno ancora più stridente: la RAI è una pura e semplice impresa commerciale (eticamente del tutto lecito)... "di Stato", ovvero istituzionale (eticamente illecito, amio parere, sebbene molti non concorderebbero con me) che entra in diretta concorrenza con le attività dei liberi cittadini "nel mercato". Questo ha una conseguenza piuttosto grave nell'ambito delle funzioni basilari delle istituzioni:c'è un servizio che NON può essere offerto dalle istituzioni, proprio a causa dell'esistenza di una rete televisiva commerciale "di Stato": un' attività anche solo minimamente credibile di vigilanza e controllo sull'etica dell'informazione, la garanzia della "pluralità", come anche la produzione di leggi che siano forgiate su un punto di vista indipendente dagli agenti nel mercato dell'informazione (che è un mercato in senso proprio e tecnico, quindi niente affatto dispregiativo, sia chiaro). Quali sono i vantaggi derivanti dall'esistenza della RAI per un politico, di qualsiasi schieramento? 1. Potere contrattuale con l'elettore: mi voti, ti do un posto fisso (voto di scambio) 2. Potere di indirizzamento dell'opinione pubblica: i TG, i programmi di satira, le inchieste, sono indirizzate a sostenere la visione che la parte politica che controlla la rete televisiva vuole divulgare 3. Richiesta di tangenti o denaro illecito nei confronti dei concorrenti per favorirli nella competizione sul mercato 4. Assegnazione di cariche (e quindi stipendi, prestigio, e potere di agire ai fini dei punti 1, 2, 3) a funzionari di fiducia, garantendosene fedeltà e sufficiente servilismo. Perchè mia privatizzare, dunque? Esclusivamente per motivi economici. Quando i conti della RAI saranno davvero in rosso, vedremo finalmente sparire quest'altro pachiderma (mi scusino gli elefanti).
_____________________________
|