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Il fanciullino

 
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Mae Govannen Guest
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ID-Ilquelin
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Il fanciullino - 2003-01-20 16:51:20   
Erebel


Messaggi: 4661
Primo ingresso in Numenor: 2002-08-14
Status: offline
Chissà se qualcuno di voi si ricorda di questo scritto di Pascoli, dalle medie, o dal liceo?
Io l' ho trovato per caso, e ve ne riporto uno stralcio perché ho sempre amato molto il suo messaggio. Scusatemi per i tagli barbari ma non potevo riportare tutto.
La versione completa la trovate online sul sito " Liber liber" .
Buona lettura!


°°°
È dentro noi un fanciullino [...]

Eppure è chi dice che veramente di generi umani ve ne ha due, e non si scorge che siano due, e che l' uno attraversa l' altro, sempre diviso ma sempre indistinto, come una corrente dolce il mare amaro. Vivono persino nelle stessa famiglia, sotto gli occhi della stessa madre, e vivono in apparenza la stessa vita germinata da uguale seme in unico solco; e questi sono stranieri a quelli, non d' un solo tratto di cielo e di terra, ma di tutta l' umanità e di tutta la natura. Essi si chiamano per nome e non si conoscono né si conosceranno mai. Ora se questo è vero, non può avvenire se non per una causa: che gli uni hanno dentro sé l' eterno fanciullo, e gli altri no, infelici!

Ma io non amo credere a tanta infelicità. In alcuni non pare che egli sia; alcuni non credono che sia in loro; e forse è apparenza e credenza falsa. Forse gli uomini aspettano da lui chi sa quali mirabili dimostrazioni e operazioni; e perché non le vedono, o in altri o in sé, giudicano che egli non ci sia. Ma i segni della sua presenza e gli atti della sua vita sono semplici e umili. Egli è quello, dunque, che ha paura al buio, perché al buio vede o crede di vedere; quello che alla luce sogna o sembra sognare, ricordando cose non vedute mai; quello che parla alle bestie, agli alberi, ai sassi, alle nuvole, alle stelle: che popola l' ombra di fantasmi e il cielo di dei. Egli è quello che piange e ride senza perché, di cose che sfuggono ai nostri sensi e alla nostra ragione. Egli è quello che nella morte degli esseri amati esce a dire quel particolare puerile che ci fa sciogliere in lacrime, e ci salva. Egli è quello che nella gioia pazza pronunzia, senza pensarci, la parola grave che ci frena. Egli rende tollerabile la felicità e la sventura, temperandole d' amaro e di dolce, e facendone due cose ugualmente soavi al ricordo. Egli fa umano l' amore, perché accarezza esso come sorella (oh! Il bisbiglio dei due fanciulli tra un bramire di belve) , accarezza e consola la bambina che è nella donna. Egli nell' interno dell' uomo serio sta ad ascoltare, ammirando, le fiabe e le leggende, e in quello dell' uomo pacifico fa echeggiare stridule fanfare di trombette e di pive, e in un cantuccio dell' anima di chi più non crede, vapora d' incenso l' altarino che il bimbo ha ancora conservato da allora.

[...]

Il fanciullo

Il nome? Il nome? L' anima io semino,
ciò ch' è di bianco dentro il nocciolo,
che in terra si perde,
ma nasce il bell' albero verde.

Non lauro e bronzo voglio; ma vivere;
e vita è il sangue, fiume che fluttua
senz' altro rumore,
che un battito, appena, del cuore.

Nei cuori, io voglio, resti un mio palpito,
senz' altro vanto che qual d' un brivido
che trema su l' acque,
fa il sasso che in fondo vi giacque.

Nell' aria, io voglio, resti un mio gemito:
se l' assiuolo geme voglio essere
tra i salci del rio
anch' io, nelle tenebre, anch' io.

Se le campane piangono piangono,
io nelle opache sere invisibile
voglio essere accanto
di quella che piange a quel pianto.

Io poco voglio; pur, molto: accendere
io su le tombe mute la lampada
che irraggi e conforti
la veglia dei poveri morti.

Io tutto voglio; pur, nulla: aggiungere
un punto ai mondi della Via Lattea,
nel cielo infinito;
dar nuova dolcezza al vagito.

Voglio la vita mia lasciar; pendula
ad ogni stelo, sopra ogni petalo,
come una rugiada
ch' esali dal sonno, e ricada

nella nostr' alba breve. Con l' iridi
di mille stille sue nel sole unico
s' annulla e sublima...
lasciando più vita di prima.



_____________________________


Messaggio #: 1
Il fanciullino - 2003-01-20 17:13:06   
piccolaluna


Messaggi: 309
Primo ingresso in Numenor: 2002-07-09
Da: Legnano ( MI)
Status: offline
quote:

ORIGINAL: Erebel

Chissà se qualcuno di voi si ricorda di questo scritto di Pascoli, dalle medie, o dal liceo?



Certo ! Io la ricordo benissimo e come te ho sempre molto amato il messaggio che Pascoli ci vuol comunicare!!
Molte volte mi fa rilflettere
Un bacio Luna

< Messaggio modificato da piccolaluna -- 2003-01-20 17:13:38 >



_____________________________



(Risposta a Erebel)
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