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Erebel -> Munich (2006-01-28 17:50:08)

Visto ieri sera. Secondo me è splendido, merita assolutamente la visione.[:)]
 
Un film difficile, scomodo, molto realistico. L'impatto sullo spettatore è forte tanto quanto è strisciante. Non si entra subito nel vivo delle scene, tanto che i fatti di Monaco vengono narrati solo in seguito. Si entra invece immediatamente nella testa del protagonista, e non se ne esce nemmeno quando si avrebbe voglia di scappare, e si è in preda ai dubbi, alle domande, e ai tormenti.
Grandissimi tutti i comprimari: umani, deboli, con i propri limiti e valori e le proprie motivazioni. Tutti diversi, tutti reali.
La guerra fratricida fra Israele e Palestina, con cui molti di noi sono cresciuti senza nemmeno saperne il perché, qui viene mostrata quasi a 360°, come la follia di quegli anni "di piombo".

 
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(bellissima la scena della casa sicura condivisa e le dichiarazioni dei terroristi: ETA, IRA, e via dicendo).
Alcune frasi dette dai protagonisti o da personaggi secondari sono memorabili, e meritano profonde riflessioni.
Qual'è l'uomo giusto? Cosa significa non avere una patria? Fino a dove si può scendere nell'abisso senza giocarsi la propria umanità, anche se spinti da un fine considerato giusto?

A tutto questo Spielberg tenta di dare delle risposte, non scontate, non di parte, non facili, né tanto meno rassicuranti. Io credo che ci sia riuscito splendidamente.
E l'ultima inquadratura lo conferma.
 
 
 
 
 

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Taym -> Munich (2006-01-31 13:34:24)

Vi dirò come la vedo (perchè scrivere qui, altrimenti? :D) .

Spielberg non mente. Una commedia è una commedia. Una tragedia è una tragedia. Un film d'azione è un film d'azione. Qualunque genere scelga, ottiene risultati straordinari.

Questo è un film politico. Ed è splendido, come solo Spielberg avrebbe saputo girarlo. I tempi sono perfetti. Nulla è descritto o raccontato, tutto è vissuto in prima persona, in un coinvolgimento emotivo costante ed efficacissimo. Solo i registi più ispirati sanno ottenere risultati simili, soprattutto quando narrano vicende dure e spiacevoli. Questo mi basta per ritenerlo un film straordinario. Ma ne ho amato i colori, la regia splendida, l'ottima recitazione, credibile e vera.


Non sono solito, poi, offrire commenti ad un film che esulino dal film in quanto tale. Che esso sia impegnato socialmente o meno è un fattore che nulla aggiunge o toglie al valore artistico di un'opera, ho sempre ritenuto. Ma qui voglio offire un commento al margine, del tutto slegato dalla qualità del film: la mia ammirazione umana per Spielberg ha una nuova conferma. Se raccontare la tragedia dell'olocausto attraverso gli occhi di un tedesco buono fu un nobile contributo alla lotta contro le fazioni e le radicalizzazioni ideologiche, raccontare, essendo un regista ebreo, le vicende del medioriente con gli occhi di un vendicatore israeliano pieno di dubbi e crisi etiche merita tutta la mia ammirazione. Ricordare un punto di vista simile agli esseri umani, per quel poco che un film può, è un piccolo passo verso una stretta di mano, ed un piccolo passo più lontano dall'accusa reciproca. E' una scelta intelligente e creativa, invece che ottusa e distrutrice.

Grazie! Anche per questo, spero che incassi siano altissimi e che chi ha contribuito a realizzare il film sia premiato come merita.




Gilgwath -> Munich (2006-02-05 13:37:36)

Stupendo. Bravo Spielberg. Bravo Eric Bana (questo si sapeva già, però l'avevo visto solo in due film uno peggio dell'altro...) (altro misterioso escluso dalla candidatura all'oscar miglior attore protagonista, insieme a Russel Crowe. Spinosa la storia. L'operazione di cui parla non è mai stata ufficialmente confermata, anche se alcuni vedono in George Jonas (l'autore del libro, Vendetta, cui s'è ispirato Spielberg) uno pseudonimo dello stesso Avner. Spielberg è di certo riuscito nel suo intento: dà un ottimo spunto per riflettere a tutti, sia a coloro che pensano che violenza crei solo altra violenza, sia a coloro che invece reputano la violenza lunica arma per rispondere alla stessa.
Le parti in cui ricostruisce l'attentato di Monaco poi sono veramente toccanti.
Personalmente trovo un peccato che il buon Steven sia così fissato con la fantascienza, perchè trovo che i suoi film di denuncia (Schindler's list, Amistad, e Munich) siano di gran lunga i migliori della sua carriera.




Arwen -> Munich (2006-07-13 0:01:08)

Finalmente l'ho visto anche io.

Decisamente un bel film. Non mi aspettavo molto, continuo ad essere scettica riguardo a Spielberg..nonostante ieri mi sia pure rivista Lo Squalo! [:D] Comunque sia, avendo un'idea confusa e poco convinta nei confronti di questo film, sono rimasta particolarmente soddisfatta. La curiosità non è stata delusa, anzi...

Erica Bana da un'ottima prova di sè, come tutto il cast, dai nomi noti ai personaggi minori.
Personalmente so poco del conflitto tra Israele e Palestina, sebbene se ne sentano di tutti i colori al tg da anni ed anni. Lo studiai a scuola e mi feci un'idea...vaga, ma me la feci.
Solo che...noi possiamo pure schierarci ideologicamente con l'una o l'altra fazione, ma non sapremo mai cosa vuol dire esserci in mezzo...il significato che assume la propria vita in funzione di tale problematica e principio.
Vedere per una volta qualcuno che ne parla dall'interno fa un certo effetto.
Molto reale, sì, con azioni che finiscono bene ed altre che finiscono male...l'impeto che si prova una volta che si è in ballo, e la paura quando si allenta il ritmo...la perdita e la minaccia...
Il film parla di sensazioni tangibili, oltre che di azioni politiche, e le ho colte appieno.




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