Erebel -> Volver (2006-06-13 11:02:40)
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E ieri sera sono andata a vederlo anche io, approfittando della partita dell'Italia e di Roma mezza vuota. [:D] Spero che la nazionale vada avanti fino in fondo, così avremo un sacco di serate di pura pace per uscire...[8D] A parte questo, veniamo al film. A me è piaciuto, e anche parecchio. Non penso sia la sua pellicola migliore, ma non mi ha delusa. Bella e surreale, tanto per cambiare, la vicenda narrata. Bella perché intensa, intima, vera. Come avevo scritto prima, Almodóvar mi piace perché racconta l'umanità, attraverso delle realtà bizzarre, dei personaggi estrosi e borderline e delle storie pazzesche. Ma da tutte queste stranezze riesce, a mio parere, a cogliere sempre qualche sfaccettatura nuova che serve a comporre il mosaico complesso dell'animo umano. Mi colpisce molto questo film, che parla nuovamente dei rapporti familiari tra madre e figlia, in modo così diverso da Tutto su mia madre. Trovo Penelope Cruz bravissima e bellissima, in questo ruolo così verace. Brave anche Carmen Maura e Lola Dueña (la sorella) e Agustina (Blanca Portillo). Le loro donne sono fragili, tenere, caratterizzate e molto vere. Si capisce che Almodóvar ama l'universo femminile, in tutte le sue diverse sfaccettature. Come si capisce, a mio avviso, che il regista ama la vita, ed è un inguaribile ottimista. Dalle storie più turpi, dalle condizioni più disagiate riesce sempre a tirar fuori una ragione per ridere, per sdramatizzare, anche nel pieno di una tragedia o di un rapporto struggente. E' la sua grandissima capacità di comunicare la gioia di vivere, a mio avviso, la sua carta vincente, ed è forse il motivo principale per cui lo apprezzo così tanto. Ma anche il suo voler, su tutto, far passare dei valori forti ed eterni: l'amore, l'amicizia, i legami di sangue, la passione, la poesia. Se ci fate caso, in qualsiasi suo film sono questi i motori del mondo e delle vicende: non c'è mai un personaggio che agisce per disprezzo nei confronti della vita o per pura cattiveria o menefreghismo. Sono tutti guidati dall'amore verso qualcosa o qualcuno, da una passione personale o professionale o da legami affettivi di varia natura. Su tutto questo, lo sfondo di una Spagna energica e vitale, che si muove a partire da una tradizione chiusa e provinciale verso un futuro spregiudicato, moderno, ma non per questo snatura la sua essenza. Ecco, non c'è condanna o giudizio morale nei film di Almodóvar, ed è un altro motivo per cui adoro la sua opera. [:)] Piccola nota a margine: detesto con tutte le mie forze la traduzione della sceneggiatura in italiano. Ci sono errori grossolani e banali che chiunque conosca un minimo il senso della lingua spagnola non commetterebbe mai. Stesso dicasi di altri suoi film, inutile dirlo. Quasi quasi mi candido come traduttrice dello script, porca paletta! [:@] Ah, Arwenina: mi sono accorta che la mia copia di Parla con lei è solo spagnola. [&:] Penso di rimediare e comprare anche quella italiana, presto...! [8|]
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