Elogio del fantasy, dal settore scientifico! (Full Version)

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Erebel -> Elogio del fantasy, dal settore scientifico! (2008-10-28 18:20:16)

Perfino gli scienziati si mettono a disquisire sulle vritù del fantasy...guardate cosa ho trovato, lavorando?

Poi lo commentiamo, se volete :)

Elogio del fantasy
Mente&Cervello, Novembre 2008, n. 47

Poco considerato dalle case editrici e guardato con sospetto dalla cultura cattolica (ma anche da quella laica), il genere fantasy in Italia patisce preconcetti e luoghi comuni. Nonostante una sterminata platea di potenziali lettori. Di Loredana Lipperini
Francesco Dimitri è un giocatore di ruolo (un master, per essere esatti), uno studioso di esoterismo, un saggista, un autore di horror (La ragazza dei miei sogni, per la piccola e coraggiosa casa editrice Gargoyle Books). Ed è arrivato come una bomba nel mondo del fantasy italiano, realtà quanto mai singolare e sottovalutata.
In breve: la narrativa fantasy avrebbe una platea sterminata di potenziali lettori già usciti dall'infanzia. Non lettori qualunque, peraltro: ma in grado di tracciare connessioni fra opere, analizzare, anche spietatamente, i mondi creati, valutarne la tenuta e l'originalità, discuterne fino allo sfinimento. Fin qui, benissimo: peccato che molti editori italiani non lo sappiano. O non siano consapevoli fino in fondo di quello che hanno davanti, proponendo con allarmante frequenza libri fitti di avvenimenti ma poveri di emozioni, oppure incoerenti, o palesemente e pesantemente influenzati dai grandi numi tutelari (Tolkien su tutti). Con conseguente disillusione degli appassionati e l'alimentazione del preconcetto secondo il quale il fantasy, in Italia, funziona solo per i giovanissimi.
Bene: non è vero. Quando Dimitri ha pubblicato Pan, inducendo alla scommessa una casa editrice fin qui al di fuori dal circuito fantasy come Marsilio, ha ottenuto un plebiscito anche tra i fan più esigenti. Come ha fatto? Gli è bastato mettere in pratica quello che scrisse Stephen King quando iniziò il primo dei sette volumi della Torre nera. Per sfuggire all'ombra di Tolkien occorre inventare nuovi mondi. O creare ibridi, come fece King stesso ispirandosi dichiaratamente ai western di Sergio Leone per la creazione di Roland di Gilead.
Dimitri si è ispirato invece a James Barrie, facendo giustizia dell'edulcorazione di Peter Pan che a Barrie è successiva. Si è ispirato anche a un altro capolavoro misconosciuto, Il grande dio Pan di Arthur Machen. E ha riportato in un ambiente cittadino il mistero, il terrore del sacro, l'estraneità e la necessità del fantastico nel mondo attuale. Pan è il dio che porta scompiglio, non un adorabile ragazzino. I Bambini perduti sono feroci. Il loro caos è primordiale e si oppone alle ordinate strutture umane difese da Capitan Uncino. La realtà non è solo quella che tocchiamo: il pavimento della nostra casa può diventare, se lo vogliamo, la spiaggia di un'Isola perduta.
(Da Le Scienze online)




ElfoErech -> Elogio del fantasy, dal settore scientifico! (2008-10-31 0:32:10)

 Interessante, ma lo hai letto?

Io vedrei bene un fantasy ambientato nell'Italia mediovale... cioè un medioevo parallelo che invece di essere nel mondo di "vattelappesca" si svolga in Italia, i draghi potrebbero abitare il Vesuvio e il monte Fate essere l'Etna... insomma, un fantasy vero e proprio ma che si muova in un territorio "quasi riconoscibile"... purtroppo non si può perchè sarebbe un ucronìa
-------------- da Wiki ----------
L'ucronìa (anche detta storia alternativa, allostoria o fantastoria) è un genere di narrativa fantastica basata sulla premessa generale che la storia del mondo abbia seguito un corso alternativo rispetto a quello reale.
Per la sua natura, l'ucronia è in genere assimilata al più vasto genere della fantascienza. Il genere dell'ucronia si può mescolare a quello dell'utopia o della distopia quando va a descrivere società ideali o, al contrario, indesiderabili.
-------------------------------


Baci




Erebel -> Elogio del fantasy, dal settore scientifico! (2008-11-05 9:41:03)

No, non l'ho letto purtroppo questo Dimitri, ho solo trovato questo articolo. Devo dire però che mi incuriosisce non poco!
Magari lo metto nella lista di Natale :)




Yamay Archeos -> Elogio del fantasy, dal settore scientifico! (2011-02-28 1:11:18)

Purtroppo la mancanza di lungimiranza delle case editrici, (piccole o grandi che siano) che ci ha privato per lungo tempo di esperienze di lettura nuove, e di  molti nuovi autori, si è solo da poco accorta del potenziale mercato del fantasy, aprendo una piccola breccia per pochi talenti (come Licia Troisi ad esempio). Ma il mercato editoriale del fantasy, rimane ancora un terreno molto impervio da affrontare per potenziali talenti sconosciuti, anche se le idee da loro partorite si dovessero rivelare davvero avvincenti e originali ....... 




Demostene -> Elogio del fantasy, dal settore scientifico! (2011-03-11 22:50:16)

Ben ritrovati a tutti!
Sono da tempo frequentatore del blog di Loredana Lipperini, persona squisitissima che non
ha esitato a concedermi la sua confidenza, introducendomi nel mondo del fantasy italiano.
Che esiste e  si sta sviluppando con caratteristiche tutte peculiari. Autori come Lara Manni, D'Andrea GL,
Claudio Vergnani ed il sopracitato Dimitri si stanno svincolando dal clichè del fantastico cappa e spada
di tolkieniana memoria, filone ormai a tal punto battuto da essere di scarso interesse se non associato a
idee veramente nuove.

Nel frattempo Dimitri ha pubblicato il suo secondo lavoro, "Alice nel paese della vaporità" che ovviamente parte
da Lewis Carroll per sfociare poi in un romanzo steampunk. Se il rinnovato interesse dell'editoria italiana
per il fantastico sia o meno utile alla qualità delle opere prodotte, è questione ampiamente dibattuta sia nel
blog della Lipperini che altrove. Se da un lato infatti opportunità sicuamente maggiori vengono offerte ai giovani
scrittori, dall'altra si ha la netta impressione che nella foga di sfruttare al massimo un filone che va di moda
(pensate a cosa sta succedendo nel romanzo dark gothic) vengano lanciati libri di autori non esperti,
con un editing affrettato, capaci solo di deludere e di allontanare dal genere nuovi potenziali lettori.

Lo stereotipo "è fantasy, quindi può essere anche scritto cosi cosi" è un rischi sempre presente.
Per fare qualche nome, Chiara Strazzulla, Luca Centi, il Ghirardi ed altri si sarebbero meritati un editing
assai più severo e sicuramente qualche anno di gavetta prima di bruciarsi pubblicando opere sicuramente
non all'altezza della situazione.

Sottolineo inoltre l'mportanza del gioco di ruolo per l'ispirazione di nuovi filoni fantastici. Non solo Dimitri,
ma anche Manni, Vergnani e la stessa Lipperini sono entusiasti giocatori.

Saluti!




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