Taym
Messaggi: 5400
Primo ingresso in Numenor: 2002-07-07
Da: Valimar
Status: offline
|
quote:
mi ponga molto il problema, ma nel dubbio quando devo tagliarmi i capelli cerco di farlo con luna crescente.. Nella storia la "scienza" ha bollato come falsi una serie di fenomeni spiegabilissimi solo pochi anni dopo alla luce di conoscenze più ampie. Di fatto la scienza, in quanto attività umana, pecca spesso nel dimenticare che la nostra esperienza si fonda sui 5 sensi, ben lontani dal percepire l'universo nella sua totalità . La tecnologia, il calcolo, l'intuizione, la stessa speranza, ci consentono di estendere lo spettro di percezione, spiegando fenomeni altrimenti "falsi" o "magici", a seconda dei punti di vista. Basti citare i campi elettromagnetici, le forze fondamentali, le particelle subatomiche (tanto per citare concetti a caso), e un'infinità di altri "oggetti", "concetti", "fenomeni", che sono stati considerati falsi o ignorati o bollati come "eresia", per poi dimostrarsi veri alla luce di una sapienza superiore. Questo basta, a mio avviso, per farmi essere scettico degli scettici Usando una frase meno ad effetto, credo sia sano lo scetticismo se questo significa tenersi aperti a sviluppi, sempre e comunque, nel lungo processo di comprensione della natura, e a non credere ad affermazioni per partito preso. Tuttavia lo scetticismo, popolarmente (il che significa anche per alcuni "ricercatori" che di ricerca sanno quasi nulla) viene assimilato ad un concetto molto sciocco e piuttosto pericoloso: non credo in ciò che non è dimostrato. Certamente Galileo si rivolterebbe nella tomba a sentire una simile scempiaggine, non trovate? Il prinicpio scientifico di cui quella sopra è una volgare degenerazione è semmai "Credo in ciò che ho dimostrato"; il chè è infinitamente diverso, a meno di non voler ritenere che avessero ragione i nostri avi nel credere che la terra fosse piatta: ai loro tempi non era stato dimostrato il contrario! Lo scienziato è colui che si tiene aperto verso ogni possibile sviluppo, è colui che opera ed agisce lì dove la conoscenza è scarsa o nulla. Dove altro potrebbe operare un ricercatore? Forse su quello che già si conosce? Il Ricercatore ha ragion d'esistere proprio sulla base del principio che tutto è possibile finchè non si comprende la natura delle cose. Si sentono spesso affermazioni del tipo "non credo nell'esistenza degli alieni perchè non è stato dimostrato che esistano forme di vita al di fuori della Terra". Queste parole sono state dette da Margherita Hack in una nota trasmissione scientifica (mi smebra Quark, in una delle sue versioni evolute ed aggiornate :D). In questo la nota ricercatrice sembra sostenere che mentre la presenza richede una dimostrazione, l'assenza può farne a meno. . Alcune cose vanno dimostrate, insomma, altre no! Ora, non mi sorprendo che la ricerca in Italia sia così scadente, considerando che permettiamo a ciarlatani simili di assurgere al rango di esperti. L'avrei spedita di filata su ogni pianeta dell'universo conosciuto e persino degli universi che impareremo a conoscere, per verificare di persona, km per km (o meglio atomo per atomo) - per quanti ve ne siano -, per costringerla a provare la sua affermazione da scienziata-del-bar-dietro-l'angolo. Le avrei voluto chiedere una definizione di "vita", che siamo ben lungi da avere. E le avrei voluto chiedere di presentarmi chi l'ha raccomandata, perchè deve essere un uomo molto influente e spregiudicato. Ora, sarcasmo a parte, è questo l'atteggiamento che nella storia ha ucciso, spesso fisicamente, i veri ricercatori. Lasciando gli Alieni in pace,il punto è che in questioni delicate come la conoscenza scientifica sia d'obbliogo quel pò di umiltà e razionalità che ci consentano di dire un dignitosissimo "non lo so". "Non lo so" è l'attuale risposta scientifica a questioni come "esistono gli alieni", "si può leggere il pensiero", "la telecinesi funziona" ecc. Cito deliberatamente temi cari a tanti ciarlatani perchè di fatto è altrettanto da ciarlatani negare senza avere le prove della negazione, così come sostenere senza avere prove di sostegno. In questo senso devo ammettere di essere d'accordo con GwendydD quando dice che la scienza sta diventando una fede. Purtroppo per "scienza" spesso non si intende un intelligente ed aperto processo di indagine e comprensione, di evoluzione del pensiero, ovvero quel che Galileo, Newton, Einstein, Feynman e quanti altri hanno fatto (spesso sconvolgendo il "comun sentire" ); spesso si intende una nuova nomenklatura di gente che si arroga il diritto di poter sentenziare su ciò che sia "vero" e ciò che sia "falso" in nome di un pezzo di carta con il quale pensano di sostituire il cervello. Mi scuserete se sembro un pò duro, ma a me la Hack non è affatto simpatica E' un pò il simbolo del fallimento della ricerca da noi, per come la vedo io. E' da un pò di anni che sento le sue interviste e mi deprime costantemente. Il bello è che oggi, con una maldestra inversione ad U (convinta di farMEla! Tzk ), dopo aver aperto qualche libro di qualche vero scienziato sull'argomento, sostiene che non abbiamo informazioni sufficienti per rispondere, ma statisticamente ci sono buone probabilità che vi sia vita su altri pianeti. Benvenuta nel 2004... Ora, per riprendere l'esempio di Gwen, per il solo gusto di vedere gente come la Hack smentita, sarei felicissimo che si scoprisse che la forza gravitazionale lunare, o la luce riflessa con quella determinata frequenza, induca alla produzione di enzimi o ormoni o che so io (mi perdonino i biologi) che favoriscono la rapidità di crescita dei capelli, o delle piante, a conferma di tutte le leggende popolari snobbate da molti cosiddetti scienziati che naturamente non hanno un dato che sia uno per confermare o smentire alcunchè... Con sadismo scientifico,
_____________________________
|