Jareth
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Primo ingresso in Numenor: 2002-11-03
Da: Il Castello nel centro del Labirinto.
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ORIGINAL: Erebel Mi scuserà Jareth ma devo riferirvi un suo sms da Bruxelles, molto calzante! "L'europarlamento è come il Senato Galattico di Guerre Stellari...una cosa impressionante!" Beh, sì E mio fratello mi ha risposto "se vedi Jar Jar, facci un favore e buttalo di sotto" Mitico Jerda! E comunque Bruxelles è veramente un'esperienza particolare. Non sarà la capitale europea, ma ne è senz'altro il crocevia. Si incontrano persone di tutte le razze e vi si parlano tutte le lingue del mondo. Pensate che oltre alle istituzioni europee (il Consiglio, tutte le Direzioni Generali della Commissione e l'edificio del Parlamento Europeo, nel quale si riuniscono anche gli organismi cosiddetti "minori"), anche la NATO ha la sua sede nella capitale del Belgio. Il risultato è un bel trambusto. E in tutto questo, non ho capito ancora quale sia l'atteggiamento degli abitanti del posto. Alcuni sembrano infastiditi da tutto quell'andirivieni, altri evidentemente ne sono avvantaggiati (commercianti, albergatori, ristoratori in primo luogo). Altri, forse la maggior parte, sono o fingono di essere indifferenti. Ad ogni modo, la città si presenta in qualche modo fredda e ostile al visitatore. Le informazioni per il viaggiatore non abbondano di certo. E già una città in cui si parlano correntemente due lingue (francese e fiammingo, che non potrebbero essere più diverse tra loro) è un bel rebus da decifrare: alcune indicazioni e insegne sono in una lingua, altre in un'altra, alcune in entrambe, specialmente i nomi delle strade. Qualche volta, poi, nei segnali pubblici ci si ricorda anche dell'inglese. Apparentemente non c'è una logica dietro a tutto questo. Lo stesso discorso vale per le insegne dei negozi o per i cartelloni pubblicitari. Insomma, ci si mette un po' per capire come funziona Bruxelles. Aggiungete anche che i brussellesi non sono famosi per la loro cortesia (e non a torto, direi). Rispondono con un po' di fastidio alle richieste di informazione, ma tutto sommato c'è da capirli. Chissà quante volte gli capiterà in una giornata di essere fermati per questo motivo. Stessa cosa anche per i negozianti e gli albergatori. Sono molto cortesi, ma sbrigativi. Il viaggiatore è costretto a capire tutto al volo, perchè non vengono concesse facilmente seconde opportunità . Questo può essere spiacevole se per sbaglio ordini la cosa sbagliata al ristorante, mentre tu volevi solo sapere che c'era scritto sul menu... Merita un accenno anche il tempo atmosferico. Ho trovato due splendide giornate, per fortuna. Il che, a novembre e a Bruxelles, significa cielo grigio plumbeo tutto il giorno e la costante presenza di una pioggerellina sottile mista a nevischio, continua e fastidiosa ma tutto sommato, sopportabile. Gli abitanti del posto neanche ci fanno caso. Vedere in tv che in Italia c'erano anche 20 gradi di massima metteva un po' di imbarazzo. Dovremmo pensarci più spesso. Oltre a questo, però, devo dire che la città ha un'atmosfera che dopo un po' fa effetto. E' come la Francia, ma con un po' di sale e pepe in più. Questo si avverte nella cucina, nei rapporti con la gente, nell'architettura delle case e dei pub, che sono molto caldi e accoglienti. Se all'esterno è d'obbligo il cappotto e la sciarpa, all'interno si può stare ovunque in maniche di camicia. Dopo un po' di giri, tutto questo diventa snervante, anche perchè non si può passare metà del proprio tempo a spogliarsi e rivestirsi di tutto punto. Così, si decide di resistere adattandosi al caldo afoso, o al freddo pungente. E naturalmente, il risultato è il raffreddore. Sicuro, come è sicuro che le birre belghe sono un panorama ancora tutto da esplorare. Così come il cioccolato, che assicurano i locali, è il migliore del mondo. Non sarei così sicuro, ma buono e buono, e si trova dappertutto. Altro fondamentale contributo del Belgio al mondo è rappresentato dalle Gaufre / Waffel caldi, che si possono gustare praticamente dappertutto, in tutte le stazioni del metro e a ogni angolo di strada. Caldi e fragranti, con la confettura o il cioccolato fuso, a un euro e cinquanta. Da non perdere. I Belgi hanno quest'aria compassata e un po' sognante, sul lavoro sono inflessibili e mettono quasi in soggezione, mentre nella sfera privata sembrano molto più elastici e pronti ad allentarsi la cravatta e farsi una risata. In giro ci sono moltissimi giovani, tra studenti, lavoratori e stagisti, e nessuno rinuncia a passare la serata al pub. Non è difficile conoscerli e scambiare due parole con il vicino di tavolo. E non mancano le sorprese, come scoprire che la persona con cui stavi parlando da un quarto d'ora in un buffo misto di inglese e francese è... italiana. C'è anche da dire che di "veri" Belgi, in Belgio, sembrano essercene rimasti piuttosto pochi. E anche questi si possono dividere tra belgi francesi e fiamminghi, molto diversi tra loro. Due parole infine sul Parlamento Europeo. E' vero che all'interno è maestoso e imponente. E la sensazione di stare in una struttura immensa, nella quale avvengono contemporaneamente decine di cose e vengono prese decisioni ai massimi livelli, ti fa sentire piccolo piccolo. Dall'esterno, però, fa molta meno impressione. Il Parlamento è situato in un edificio moderno dalla pianta tutta sballata, forse fatta apposta così per confondere maggiormente il visitatore, tutto cemento, vetri e acciaio. Una sola targa (tra l'altro, piccola e poco leggibile) avverte che si tratta del parlamento europeo, altrimenti potrebbe essere anche un mega centro commerciale. Mi aspettavo qualcosa di diverso e più... imponente. Invece anche in questo deve aver prevalso il solido pragmatismo dei belgi, che non amano muovere un dito più del necessario. La parte storica di Brussels è più suggestiva. Non ha molti edifici storici - d'altra parte la storia del Belgio, come Stato, è piuttosto breve - ma alcuni strappano veramente un'emozione. In particolare, segnalo il Palazzo Reale e la Grand Place antistante, e la magnifica Cattedrale di San Michel e Santa Gudule, che ha poco da invidiare alla Notre Dame di Parigi. dal vostro inviato, Jareth
< Messaggio modificato da Jareth -- 2003-11-21 15:49:17 >
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