Maeve
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Primo ingresso in Numenor: 2003-05-11
Da: Medhelan
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di Jeffrey Moussaief Masson Pratiche Editrice Non so a quanti di voi sia mai capitato di leggere un libro sui gatti. La maggior parte delle volte si tratta o di romanzi con protagonisti i "leoncini" di casa oppure di libri tecnici di "manutenzione" Libri di etologia esistono ma davvero pochi credo possano vantare la presenza di un occhio così "umano" nell'osservazione di questi meravigliosi animali. Ecco quindi che ci ha pensato uno psicanalista per umani a dare un'occhiata ironica ma abbastanza approfondita e analitica, appunto, dei comportamenti, ma soprattutto dei sentimenti, che animano una delle creature più misteriose ed affascinanti che siano mai vissute a stretto contatto con l'uomo. Masson vive in una bella villetta su una spiaggia Neozelandese e oltre la moglie ed i figli con lui vivono 5 gatti: Yossie, Minnalouche, Moko, Miki e Megalamandira. Lo sguardo sulla vita di questi straordinari e divertenti compagni assume a volte un tono quasi paterno segno innegabile dell'affetto che si può provare per specie del tutto diverse da noi, ma soprattutto ci introduce alla vita di questa famigliola felina attraverso aneddoti e racconti di vita vissuta a stretto contatto con loro. Masson crede di aver individuato nove principali sentimenti o stati d'animo che vivono nel gatto e li analizza separatamente dedicando un capitolo ad ognuno di essi: NARCISISMO, AMORE, APPAGAMENTO, ATTACCAMENTO, GELOSIA, PAURA, RABBIA, CURIOSITA', GIOCOSITA'. Non ritengo questo libro completo e nemmeno mi trovo d'accordo con alcune affermazioni che fa l'autore anche perchè, nonostante i 5 gatti, posso afferamere con certezza che essendo i gatti tutti uno diverso dall'altro risulta quasi impossibile fare una descrizione adeguata con un campione così piccolo di pelosi amici. Nonostante questo il libro è molto ben scritto e godibilissimo e chi ha o ha avuto un gatto riuscirà a trovare spesso episodi incredibilmente famigliari di convivenza umano-gatto. Ecco alcuni estratti: NARCISISMO: Quella che ci sembra indifferenza premeditata lo è sul serio, oppure siamo noi a non capire le regole di comportamento dei gatti? Per esempio, i gatti potrebbero supporre che noi leggiamo i loro pensieri: "Non vedi che sto pensando a tutt'altro?"; in tal caso insistere nei nostri intenti dal punto di vista di un gatto risulterebbe ineducato. Sono sempre impegnati in qualcosa, hanno un luogo dove preferirebbero essere o un compito da portare a termine e la nostra insistenza perchè si adeguino al nostro progetto è semplicemente inappropriata. AMORE Quanto può essere profondo l'amore di un gatto? I gatti soffrono per la scomparsa di qualcuno? Possono morire per amore? Alcuni anni fa mia sorella Linda era andata dal veterinario e lì vide una gatta con tutte e quattro le zampe fasciate. <<Che cosa le è successo?>> domandò. Il veterinario le spiegò che, il giorno prima, il proprietario si era gettato da una finestra del decimo piano ed era morto. La gatta l'aveva seguito. APPAGAMENTO <<[...]I primati percepiscono l'immobilità assoluta come noia, mentre per i cani è pura pace>>. Un gatto disteso al sole - come nelle splendide foto del fotografo tedesco Hans Silvester nel libro I gatti del sole, che raccoglia immagini di gatti al sole delle isole greche - è sicuramente il ritratto dell'appagamento. ATTACCAMENTO [...]i gatti non sono indifferenti alle nostre partenze. Se io e Leila nel pomeriggio ci assentiamo, al ritorno siamo circondati dai gatti e io riesco a percepire una lieve apprensione: "Dove siete stati? Perchè ve ne siete andati?" GELOSIA Di notte, a Minnalouche piace infilarsi sotto le coperte e accoccolarsi accanto a me. So solo che, in qualunque momento accada, nel giro di un paio di minuti (di solito meno) Moko, ovunque sia nascosto, intuisce che Minnalouche mi si è avvicinata e fa la sua apparizione sotto le coperte. Non soffia e non spinge, ma lei recepisce subito il messaggio e smette di fare le fusa all'istante e nel giro di qualche minuto se ne va. Mi piacerebbe sbirciare sotto le coperte per vedere l'occhiata che le lancia Moko. PAURA Moko ha gli acari nelle orecchie. Oggi ho tentato per tre volte di avvolgerlo nella salvietta per immobilizzarlo mentre gli mettevo le gocce. Per tre volte si è liberato divincolandosi e mi ha lanciato uno sguardo che voleva dire: "Come puoi farmi questo? Credevo fossi mio amico". Il veterinario mi assicura che le gocce non provocano dolore, ma le orecchie sono un punto sensibile e Moko non riesce a vincere la paura che gliele si tocchi. Non la definirei una paura irrazionale, ma è senz'altro profondamente radicata e del tutto istintiva. Moko lo considera un tradimento; per me è un modo di aiutarlo, e ora, a causa della mia insistenza, Moko sta diventando diffidente nei miei confronti. [...] Ora ogni mio gesto risulta sospetto. Ho perso la sua fiducia per sempre? Spero di no. RABBIA Moko e Minnalouche stavno giocando, quando all'improvviso la situazione si è capovolta ed erano avvinghiati in quello che pareva un combattimento feroce, con grida e zampate che, ne ero certo, avrebbero causato qualche ferita. Sono riuscito ad infilare la mano tra i due ed ero convinto che mi sarei ritrovato con l'avambraccio malconcio. Con mia grande sorpresa, ho sentito che le zampate erano ad unghie retratte. [...] Forse non stavano giocando ma non volevano farsi male. CURIOSITA' Abbiamo da poco acquistato un kayak e l'abbiamo portato in spiaggia. Naturalmente tutti i gatti ci hanno seguito e sono rimasti a guardare affascinati Ilan che saliva a bordo e si allontanava pagaiando. [...] Un mese più tardi Miki (non poteva che essere Miki) non è più riuscito a resistere ed è balzato nel kayak proprio mentre Ilan lo stava spingendo al largo. Si è messo a prua, tutto impettito e pieno d'orgoglio, come una polena di legno dipinto. Due vicini sono usciti per fotografare Miki alle prese con la sua prima avventura in mare. Quando Ilan si è diretto verso riva, Miki ha fatto un gran salto ed è atterrato sano e salvo oltre le piccole onde che si infrangevano sulla battigia. Aveva l'aria molto soddisfatta di sè. GIOCOSITA' C'è un gioco che Moko fa solo con me: camminiamo insieme lungo la spiaggia fino ad un vecchissimo albero di pohutukawa - ha circa seicento anni ed è chiamato albero di Natale della Nuova Zelanda perchè a Dicembra si copre di una fioritura scarlatta - con rami enormi che ricadono sulla spiaggia fin sull'acqua. Moko salta sull'albero e poi aspetta che dia un colpetto con il dito ad un ramo. Allora salta su quel ramo e mi guarda. Ne tocco un altro e lui salta lì. Non smette mai di fare le fusa. Gli piace prendere ordini (per gioco). Ma quando non ha più voglia di giocare ancora, non c'è nulla da fare. Posso insistere quanto voglio per giocare ancora, ma lui se ne va. Impossibile discutere con un gatto. Noi per i gatti siamo come l'erba gatta, una droga, ma la dipendenza è reciproca. E' raro che alle persone i gatti piacciano soltanto: o sono indifferenti, o li odiano, oppure li adorano. Per chi li ama la ricompensa è grande, perchè con nessun altro animale è tanto facile e affascinante oltrepassare la barriera delle specie, un desiderio quasi universale che appartiene alla storia del genere umano.
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