Maward
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Primo ingresso in Numenor: 2002-07-09
Da: Monte Aquilorn
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Ho letto oggi "Loki" (collana "Marvel Graphic Novel", Marvel Italia, € 12,00), e lo consiglio a tutti gli amanti del fumetto di Thor, a tutti gli amanti del fumetto in generale e a tutti coloro che seguono il fantasy e le leggende nordiche... consigliato a tutti gli Ilquelin. Dunque, il libro è un cartonato formato graphic novel, e quindi le dimensioni delle tavole sono maggiorate, ed è illustrato da Esad Ribic, che non conoscevo, con tecniche pittoriche. "Tra la sue influenze artistiche, cita Raffaello, Michelangelo, Rembrant; Leonardo Da Vinci", ed è davvero bravo, tra le espressioni e le impostazioni delle pagine, che non sono quasi tutte pin up come spesso accade. Il colore è sicuramente evocativo e racconta bene gli stati d'animo del protagonista. La storia è veloce, ottimi i dialoghi, magnifica la psicologia di Loki, bellisime le caratterizzazioni di tutti i personaggi. Anche in questo caso l'autore non lo conoscevo, ma è davvero un lavoro di ottima fattura. Per quanto riguarda la pubblicazione, Marvel Italia ci offre un buon prodotto, con una buona patinatura pesante ed il robusto cartonato che si apprezza sempre, e per una volta anche il prezzo è adeguato all'albo. Ed ora ................ ................ ............. . ............ . . . . . . . . . . . . . . . . . . Il racconto ha inizio dall'avvenuta presa di Asgard da parte di Loki, ed attraverso il primo giorno di reggenza del dio degli inganni, il lettore scopre un cattivo che in realtà è triste e vuoto, vuoto dall'assenza di amore nei suoi confronti, triste a causa dei personaggi che lo circondano, lo deridono e lo sbeffeggiano sin dalla sua nascita, rancoroso per il ruolo che gli è stato predestinato, oscurità profonda per far meglio risaltare la luce del fratellastro Thor, figlio leggittimo di Odino. Attraverso gli eventi di questo giorno assistiamo ad Hela (Signora degli Inferi) che reclama l'anima del Dio delle Tempeste, e l'insicurezza di Loki nel compiere il fatto, perché, si vedrà alla fine, Thor è l'unico che lo abbia amato. In una delle ultime pagine vediamo il protagonista fissare un pozzo e dire, dinanzi all'immagine del fratello, "Nel corso dei millenni, soltanto tu hai dimostrato di amarmi, Thor. Solo tu mi hai guardato con affetto e non con condiscendenza. Perché dunque? Perché sto per uccidere te e non gli altri?" poi una vignetta muta, quindi riprende "Perché hai smesso di farlo.". La storia è molto triste, con una fine drammatica, ma mostra un "cattivo" che è figlio degli eventi e del destino, e non c'è un momento in cui qualcuno gli dice "si, si, sei un poveretto, però comunque avresti dovuto fare il bravo, non l'hai fatto, e quindi questa è la tua punizione". Mi è piaciuto il suo personaggio, disegnato rugoso, pieno di cicatrici e sdentato, seppur comunque tra i quaranta e i cinquant'anni di età . Questa è la copertina, buona lettura.
Allegato (1)
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Scarse probabilità di vittoria. Certezza di morte. Cosa stiamo aspettando!!!
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