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favola

 
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Mae Govannen Guest
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ID-Ilquelin
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favola - 2003-01-29 20:32:45  1 voti
Anyel


Messaggi: 95
Primo ingresso in Numenor: 2002-07-09
Status: offline
TITANIA E OBERON

Questa è la storia di un incontro magico tra due esseri fatati: Titania ed Oberon.
Titania era la figlia del re delle fate e da lui prese tutta la sua bellezza e leggiadria: capelli lunghi rossi e ricci, carnagione chiarissima e rilucente di fuoco, sottile ed elegante, un viso dolce e fiero, dal quale due splendidi occhi di smeraldo nascono, occhi che ammaliano e incantano, dal quale una bocca delicata come una rosa fiorisce.
Si muove ballando, la principessa delle fate, lasciando dietro di sé una scia di luci di stella, tra fiori che le adornano il corpo e la ricoprono di un fresco profumo, si muove fluttuando tra i veli delle sue vesti.
Ella amava la musica ed il canto, dalle sue labbra nascevano dolci melodie che tutto il popolo fatato amava ascoltare; appariva fragile ma il suo animo era più tenace di quello del miglior guerriero del regno e si dilettava nelle arti del combattimento.
Tale era la sua bellezza ed il suo fascino che molti fanciulli si innamorarono di lei, ma solo uno di loro potè rapire il cuore di Titania ed custodirlo nel proprio; costui si chiamava Oberon.
Oberon era un giovane forte e vigoroso, anch’egli di nobile sangue poiché figlio del re dell’altro reame delle fate: bello, forte e coraggioso egli era, capelli neri e occhi viola come talvolta gli abissi potevano essere, lineamenti decisi, un corpo atletico ed una mente di saggio.
La carnagione scura brillava di ametista e risplendeva ad ogni movimento di Oberon, rendendolo ancor più grande e possente di quanto fosse (era infatti egli quasi un gigante per la sua specie); molto amato dal suo popolo e dalle fanciulle, egli però preferiva celare il suo volto … e per tale ragione girava per le strade del suo regno coperto da un mantello che nascondeva la sua identità, amava stare tra il suo popolo e dialogarvi.
Egli era giusto nei giudizi e nelle azioni. Principe e capo dell’esercito e abile scrittore, coltivava l’amore per la musica e il ballo, accompagnando al suo procedere maestoso, altrettanti maestosi passi di danza.
Nei momenti in cui desiderava stare solo, era solito girare per un immenso giardino situato al di fuori del suo reame dove egli componeva la propria musica, solo ballava o semplicemente stava con sé stesso: fu proprio in quel giardino che un giorno intravide e si innamorò della fata più bella che sia mai esistita, Titania.
Quel giorno egli era seduto su una roccia in mezzo ad un piccolo specchio d’acqua del giardino, suonando il suo strumento a corde e facendo vibrare nell’aria le note che da esso nascevano, quando tra i cespugli vide una figura che ballava sola e leggiadra, lasciando dietro di sé milioni di piccole luci sfavillanti. Si nascose dietro tale cespuglio e silenzioso la mirò ballare finchè ella se ne andò; decise così di tornare i giorni successivi per poterla ancora guardare e così fu.
Titania amava molto quel giardino, il vento creava impercettibili melodie al cui ritmo ella si muoveva, una musica che era solo per lei e che assieme al suo ballo custodiva come un segreto. Un giorno si accorse che due occhi viola come talvolta gli abissi appaiono la stavano di nascosto guardando, ma ella non si fermò e ballò anche per quegli occhi, dei quali piano piano si stava innamorando.
Furono questi i primi incontri tra Oberon e Titania,fino al giorno in cui si conobbero: Titania ballava tra foglie, erbe e fiori ed Oberon nascosto la guardava, all’improvviso la principessa delle fate inciampò e cadde. Subito Oberon balzò fuori dal cespuglio in suo soccorso e la prese tra le sue braccia.
“oh mia dama spero che non vi siate fatta nulla” disse Oberon
“allora quegli occhi che mi scrutavano erano i vostri” disse lei di risposta guardandolo dritto in quegli abissi nei quali ora poteva affondare da vicino.
“un giorno scorsi la vostra luce e i vostri movimenti mi affascinarono e rimasi lì nascosto a guardarvi” disse Oberon arrossendo un poco.
“me ne accorsi”
“ e allora perché non mi diceste nulla?”
“perché essi aggiunsero un suono alla musica di questo posto”
Da quel momento qualcosa nei loro cuori si rafforzò e divenne amore, mentre da lontano uno sguardo geloso tramava alle loro spalle.
Quel tenero abbraccio, pieno di calore e di protezione, quel corpo che nella sua solidità la sollevò e la portò al suo palazzo, quell’animo gentile; quel profumo dei suoi capelli, quella soavità nella sua voce, quella sua leggiadria, quel suo sembrare indifesa…conobbero i loro nomi, le loro vite, i loro sogni e passioni conobbero i loro sentimenti ed i loro segreti.
Nei giorni seguenti tornarono al loro giardino, dove si adagiarono su una foglia di loto ad ammirare il cielo stellato: le loro mani si incontravano e si incrociavano, i loro sguardi si cercavano e si trovavano, le loro labbra si scrutarono e si baciarono.
La notte di quel primo bacio Oberon colse la stella più lucente dal cielo e la porse in dono a Titania, suggellando il loro amore per sempre e fu notte d’amore.
Ma quando Titania si allontanò per rinfrescarsi il viso, quegli occhi malvagi che mai smisero di spiare lei ed Oberon si rilevarono in un corpo di donna, che la afferrò e prima di farla cadere addormentata le intimò di stare lontana da Oberon, poiché egli poteva essere solamente suo.
Melvina era il suo nome e la sua azione era guidata dall’amore cieco che provava per Oberon, che egli in passato rifiutò.
Melvina, abbandonando Titania in mezzo ad un cespo di rovi, si diresse verso Oberon, strappando tutte le stelle dal cielo poiché nessuna potesse più risplendere e ricordarle il dono fatto dal suo amato a quella stupida fatina e giunta dal principe delle fate, il quale stava aspettando la sua amata, lo rapì e gli strappò le ali affinché non potesse fuggire da lei.
Poco prima che spuntasse l’alba, Titania si svegliò e ricordatasi della notte, corse verso il luogo ove aveva lasciato il suo amato, ma vi trovò solamente le ali ed ella si disperò. Guardò in alto verso il cielo ed esso non più splendeva: le sue luci stavano morendo, fioche, sul suolo dove ella poggiava i piedi.
Disperata tornò nel suo castello e raccontò l’accaduto al re, suo padre, e prima che egli potesse fare qualcosa ella era già sparita alla ricerca del suo principe
Con molta difficoltà scoprì il nascondiglio di Melina, contro di essa combattè, solo dopo una lunga e dura lotta riuscì a sconfiggerla e a porre in salvo Oberon morente (poiché questi esseri fatati non possono vivere senza le proprie ali).
Ella lo portò da suo padre, il quale, grazie alle sue magie lo guarì, mentre Titania gli rimase accanto, curandolo e cullandolo - nulla oltre a lui le importava - fino a quando Oberon si riprese con gran gioia di tutti.
I due innamorati allora tornarono a rivedersi nel loro giardino, ma il cielo buio della notte non poteva essere più come prima poichè le sue stelle giacevano spente a terra, ai piedi dei due: eppure una speranza ancora rimaneva ed era la stella che Oberon regalò a Titania; ella allora decise di restituirla al cielo.
Grande e splendente si ergeva la stella a illuminare di luce il volto dei due innamorati e tutt’oggi quando due persone che si amano guardano il cielo possono scoprire che c’è una stella, al più lucente ai loro occhi, che prima non avrebbero mai visto...




chiedo perdono se il racconto non è perfetto


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Anyel..
Messaggio #: 1
favola - 2003-01-29 21:50:20   
GwendydD


Messaggi: 2993
Primo ingresso in Numenor: 2002-07-09
Da: fiiiirenzeeee
Status: offline
quote:

ORIGINAL: Anyel

chiedo perdono se il racconto non è perfetto


non ti preoccupare, fidati, va benissimo così!
grazie per la bellissima storia


_____________________________



(Risposta a Anyel)
Messaggio #: 2
favola - 2003-02-02 19:15:49   
Anyel


Messaggi: 95
Primo ingresso in Numenor: 2002-07-09
Status: offline
mi sono accorta che ci sono alcuni evidenti errori di battitura...chiedo umilmente venia per tale scempio!!!!!


_____________________________





Anyel..

(Risposta a Anyel)
Messaggio #: 3
favola - 2003-02-02 20:50:46   
GwendydD


Messaggi: 2993
Primo ingresso in Numenor: 2002-07-09
Da: fiiiirenzeeee
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quote:

ORIGINAL: Anyel

mi sono accorta che ci sono alcuni evidenti errori di battitura...chiedo umilmente venia per tale scempio!!!!!


verrai severamente punita è___é




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(Risposta a Anyel)
Messaggio #: 4
favola - 2003-02-03 21:58:03   
Guest

mi hai incuriosito ... bella storia ... ho cercato e ho trovato ... mia dama ndove si parla di Titania e di Oberon la storia si stacca da così bella favola ... di molto .. ne ho trovato su un Fumetto tal nome è di <<Book of magic>> se le interessa

(Risposta a Anyel)
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