Erebel
Messaggi: 4661
Primo ingresso in Numenor: 2002-08-14
Status: offline
|
Grazie per il sostegno, farò il possibile! Vi riporto un articolo trovato sul sito di una Onlus-associazione di consumatori. Illuminante, direi. Magari è utile anche ad altri nella mia situazione! Sky: immagina che... disservizi! La nostra Associazione ha ricevuto nel mese di agosto numerose lettere di reclamo inerenti alla nuova televisione satellitare Sky, nata dall’accorpamento di Tele+ e Stream, che dal primo agosto ha iniziato le trasmissioni. I fatti lamentati sono riconducibili a due categorie. In primo luogo vi sono gli (ex-)abbonati alle pay-tv Tele+ o Stream, sostituite dalla piattaforma satellitare Sky. Tali utenti, pur avendo pagato in anticipo il proprio abbonamento annuale non ancora scaduto, non possono più vedere i relativi canali. La società in effetti consente di mantenere il vecchio abbonamento fino alla scadenza naturale, tuttavia alcuni dei canali Tele+/Stream sono stati sostituiti dai nuovi canali Sky, a seconda del pacchetto posseduto, e il cambio lascia insoddisfatti molti utenti. Del pacchetto alternativo offerto vengono infatti lamentati: la diminuzione dei canali tv disponibili, la mancanza di canali interattivi o del servizio teletext, l’oscuramento dei canali free in chiaro ecc. Senza entrare nel merito di un confronto, a nostro parere, di per sé la variazione dei programmi rispetto a quanto pattuito costituisce motivo sufficiente per una risoluzione del contratto, causa inadempimento, prima del termine naturale. Ricordiamo infatti che, secondo l’art. 1197 cc., “il debitore non può liberarsi eseguendo una prestazione diversa da quella dovuta, anche se di valore uguale o maggiore, salvo che il creditore consentaâ€. Riteniamo quindi che sia diritto degli utenti che non siano soddisfatti del cambiamento recedere anticipatamente dal contratto, e ottenere la restituzione degli importi precedentemente pagati per il periodo in cui non usufruiranno il servizio. Consigliamo pertanto, a chi si trovi in questa situazione, di scrivere una lettera a Sky Italia srl (via Salaria 1021, 00138 Roma), e per conoscenza ad Acu, facendo questa precise richieste e specificando quali sono i canali che non si riesce più a ricevere. In secondo luogo le proteste sono provocate dalle difficoltà di comunicazione. Vi sono infatti abbonati a Sky, nuovi o di provenienza Tele+/Stream, che avevano e hanno urgenza di contattare la società , per diversi motivi (informazioni sul passaggio a Sky e risintonizzazione del decoder, mancato recapito della smart-card, difficoltà nella ricezione dei programmi, ...). I numeri forniti dalla società per l’assistenza ai clienti, ossia 199.172.172 o 199.100.400, risultano però irraggiungibili: gli utenti, dopo aver selezionato il servizio richiesto, rimangono in attesa per decine di minuti, come li invita a fare la voce registrata, per sentirsi infine dire che gli operatori sono tutti occupati e di richiamare più tardi. Per tutto il mese di agosto, a qualsiasi ora, si rivelava impossibile trovare un operatore disponibile, né d’altra parte vi è altro modo per comunicare con Sky. Perdipiù i numeri di telefono indicati non sono numeri-verdi, bensì a pagamento, sicché al disservizio e alla perdita di tempo si aggiunge iil danno economico. La conseguenza di tale situazione è a volte l’impossibilità di usufruire di un servizio che si è pagato in anticipo. Il relazione a questo problema, il nostro auspicio è ovviamente che al più presto venga predisposto un numero verde effettivamente funzionante. A questo proposito la nostra Associazione ha scritto una lettera a Sky Italia, a nome di tutti gli utenti danneggiati, e resta in attesa di una risposta, riservandosi ogni futura azione nelle sedi più opportune. A livello più generale, la vicenda Sky si iscrive in un panorama televisivo che in Italia resta fortemente insoddisfacente: ora, al monopolio/duopolio della televisione via etere, si aggiunge un monopolio sulla tv digitale. Tale quadro di assenza di concorrenza e di pluralismo mette a rischio la qualità del servizio per gli utenti, oltre alla completezza dell’informazione. Milano, 29 agosto 2003 da ACU Onlus
_____________________________
|