pasqua
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Primo ingresso in Numenor: 2002-07-09
Da: Scandicci (si, quella del mostro, no, non ero io)
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Con un leggerissssimo ritardo, mi unisco anch'io ai festeggiamenti per la vittoria della Ferrari, di Schumacher e di Barrichello. Schumacher, come tutti i grandi campioni, è un personaggio che ha fatto e fa discutere. La Ferrari, come tutte le grandi scuderie, idem. Personalmente, da appassionato di motori in generale e di F.1 in particolare, penso che Schumacher sia uno dei migliori campioni mai espressi da questa disciplina, ed ha avuto anche la fortuna di vivere in un'epoca senza avversari degni di questo nome. E' l'unico ad aver vinto titoli mondiali, negli ultimi 10 anni, pur non avendo la macchina migliore (in Benetton per 2 volte, in Ferrari almeno il primo, ma anche il secondo), ha sempre svettato in modo incredibile rispetto ai suoi compagni di squadra, salvo episodi veramente sporadici, e con gente veloce, non con pilotuncoli. Non solo: ha preso in mano una Ferrari in difficoltà e l'ha portata ad una superiorità che dura da qualche stagione. Non è soltanto merito suo, ma se una macchina va forte, molto del merito va al pilota che dà le giuste indicazioni a ingegneri e progettisti. Purtroppo non è simpatico, "se la tira" un sacco, ha intorno gente ancora meno simpatica (se possibile) che contribuiscono di certo poco a far riuscire l'"operazione simpatia" che pure in Ferrari hanno provato in tutte le maniere. Anche a me non sta certo simpatico. Inoltre ha un paio di "nei" sul modo in cui ha vinto un mondiale e ne ha perso un altro, rispettivamente con Hill e Villeneuve, dal punto di vista della correttezza in pista. Però sono gli unici due. Altri personaggi magari più simpatici (Montoya, per esempio, ammesso che sia più simpatico...) non possono certo dire lo stesso. Barrichello ha la fortuna/sfortuna di essere il compagno di squadra di Schumacher. Fortuna perché è comunque in una squadra di vertice, perché può dimostrare che ogni tanto va anche lui quanto Schumacher; sfortuna perché non potrà mai (per contratto ma non solo) vincere finché c'è quell'altro. Ha fatto una bellissima gara, ha vinto meritatamente e nonostante il fatto che Schumacher avrebbe vinto il mondiale anche senza questo suo primo posto, ha contribuito in modo determinante, e non in questa gara, al titolo Costruttori. La Ferrari... beh, la Ferrari è la Ferrari. Da sola ha una storia che vale la metà della F.1. Da quando è morto Enzo, non ha più la forza "politica" di prima, ma l'immagine della F.1 è in buona parte legata alla Ferrari. La Ferrari è italiana? Indiscutibilmente si, e non tanto per la proprietà , quanto per il clima che c'è dentro. E' vero, comanda un francese, fa le tattiche un inglese, così come l'aerodinamica è deliberata da un inglese, i piloti sono un tedesco e un brasiliano e tutte le comunicazioni "ufficiali" avvengono in inglese. Ma la Ferrari resta italiana, si sente nella voce dei meccanici, di quasi tutti gli ingegneri, del clima che si respira all'interno del box (che non è obbiettivamente dei migliori, credo che la Minardi da questo punto di vista sia su un altro pianeta, e in senso inverso da quanto succede in pista). Quando vince una Ferrari, vince il lavoro di tanti italiani e di qualche straniero, ma comunque vince un mito, per qualcuno una "fede" nel senso più ampio del termine. Concludo ribadendo i miei complimenti a Schumacher, a Barrichello e a tutte le oltre 800 persone che anche quest'anno hanno dimostrato di essere i migliori del mondo.
Allegato (1)
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