Melkor
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Primo ingresso in Numenor: 2002-07-09
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L' avevo in mente ed ho pensato che avrebbe fatto piacere a qualcuno leggerlo... Brano tratto da " Il Silmarillion" , capitolo XIX " Beren e Luthien" di J.R.R. Tolkien: [...] Ma Sauron dalla sua torre li aveva scorti, e il dubbio lo colse per il fatto che continuavano ad andar di fretta, senza fermarsi a riferire ciò che avevano compiuto, secondo l' ordine che valeva per tutti i servi di Morgoth i quali passassero di lì. Mandò pertanto a catturarli e a tradurli al suo cospetto. Ebbe così luogo la contesa, divenuta famosa, tra Sauron e Felagund. Questi infatti ingaggiò con quegli una tenzone di canti di potere, e quello del Re era assai grande; ma Sauron prevalse, come si narra nel Lai di Leithian. Intonò un canto di stregoneria: Forare, violare, fellonia, E svelare, scoprire, tradire. Ma Felagund, senza basire, Rispose, questo cercando di dire: Resistere contro il potere, E fedeltà e segretezza tenere Come torre, e liberi stare: Di cangiare e forma mutare; Lacci elusi, trappole infrante, Carceri aperte, catene schiante. Avanti e indietro andavano i canti, Girando, oscillando, via via più tonanti. Saliva la voce, Felagund resisteva E la magia e la potenza metteva Di tutti gli Elfi in ciò che diceva. Ed ecco dolci nel buio gli alati Del Nargothrond cantare beati E più lontana la voce dell' onda Di là , in Occidente, lungo la sponda, La spiaggia di perle, degli Elfi la terra. S' accrebbe il buio, infuriava la guerra In Valinor. Rosso sangue scorreva Accanto al Mare, e il Noldo uccideva Il Marinaio, e rubava le navi, Le navi bianche, leggere e soavi; Dal porto salpava. E gemono i venti, Urlano i lupi coi ladri fuggenti. Mormora il ghiaccio del Mare alle foci. Soffrono in Angband pene atroci Gli schiavi. Tuono, fuoco ardente - E Finrod crolla abbattuto, perdente. Allora Sauron strappò loro di dosso i travestimenti; ed essi gli stettero dinanzi, nudi e intimoriti. [...]
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Ciao, Melkor
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