Maeve
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Primo ingresso in Numenor: 2003-05-11
Da: Medhelan
Status: offline
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ORIGINAL: shapeless kNt Grazie per spiegazione particolareggiata che comunque differisce in maniera radicale dai principi che i programmi che ho utilizzato per fare stereogrammi applicano, tra l'altro la mia esperienza diretta e personale mi dice che usando con un solo occhio non ottengo assolutamente nulla guardando uno stereogramma, neanche l'ipotetica metà bidimensionale che dovrei vedere con la vista periferica dell'occhio col quale sto guardando, cosa che inevitabilmente accredita quanto detto nel mio post precedente. Sì certo, ma tieni anche presente che noi da quando nasciamo utilizziamo entrambi gli occhi. E' estremamente difficile che tappando un occhio, l'altro in poco tempo riesca a compensare la mancanza del secondo stimolo visivo. quote:
in oltre, sempre per quanto riguarda me, riesco a mettere perfattamente a fuoco l'immagine tridimensionale prodotta dalla visione stereoscopica del prodotto delle differenze tra le due porzioni sovrapposte grazie alla divergenza dell'asse visivo, mentre mi risulta sia impossibile mettere a fuoco quanto percepito nella zona periferica della retina. ma infatti la zona che viene stimolata è quella zona di mezzo in cui si trovano entrambi i recettori. Se vedessimo l'immagine stereoscopica solo con la zona più periferica della retina innazitutto non ne distingueremmo più i colori, e comunque bisogna sempre ragionare in termini di fasci di luce e non di informazioni puntiformi. Nel momento in cui cambiamo il punto di fuoco dell'occhio non veniamo ad escludere in modo totale la zona centrale, semplicemente ne spostiamo il punto di fuoco e basta, resta ovvio però che l'intera retina verrà stimolata solo che gli stimoli hanno un'intensità differente nelle sue zone rispetto a quando manteniamo il fuoco sull'immagine quote:
Concludendo, ti invito a leggere una qualsiasi guida che trovi anche on-line sull'argomento o meglio ancora, utilizzare un programma per produrre stereogrammi e renderti conto in prima persona di come funziona. cercherò qualcosa quote:
ORIGINAL: Taym Tuttavia non ho trovato nulla riguardo come faccia il cervello, date due immagini provenienti dai due occhi, stabilire il senso della profondità . Ovunque si dice che ciò "avviene", e null'altro. Qui credo ci sia quanto dicevi tu, Mae (giusto?) in relazione all'uso che fa il cervello degli stimoli visivi, e dunque delle diverse aree di percezione della retina nell'occhio. semplicemente, proprio in virtù della distanza tra i due occhi, le retine ricevono due immagini diverse dello stesso oggetto. La cosa è verificabile fissando un punto davanti a noi e chiudendo alternativamente un occhio o l'altro: il campo visivo cambia. Queste due immagini vengono inviate tramite il nervo ottico alla corteccia visiva del cervello la quale le "elabora" fondendole in un'unica immagine. che è il risultato dell'interpolazione tra le due. Nel caso dello sfasamento necessario per dare una sensazione di 3D ad un'immagine 2D avviene esattamente la stessa cosa, solo che la doppia immagine viene resa in modo artificiale dallo sfasamento che le si da.
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