Jareth
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Primo ingresso in Numenor: 2002-11-03
Da: Il Castello nel centro del Labirinto.
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Io adoro anche Tarantino, e non vedo l'ora di andare a vedere 'sto Kill Bill. Visto ieri. Due parole: C A P O L A V O R O E S A G E R A T O E' un filmone d'autore, Tarantino ormai sale in cattedra e si impone non più solo come regista culto "alternativo", ma anche per la potenza e per l'autorevolezza delle sue soluzioni. Con Kill Bill secondo me Tarantino è passato definitivamente da autore-regista "giovane" a punto di riferimento per la cinematografia. La sua visione continua ad essere eccentrica e originale, divertente, dissacrante, irrispettosa, a tratti decisamente surreale, ma si impone anche per l'autorevolezza che hanno solo i maestri del genere. Le inquadrature e alcune scelte di fotografia sono arte, delizia per lo spettatore che dopo un po' ne diventa dipendente. Il tutto, condito con una bella spolverata di "Sergio Leone" (suo modello dichiarato) nelle musiche, nelle inquadrature e negli effetti. In Kill Bill volume 1, in particolare, è meno presente l'ironia che aveva segnato in particolar modo Pulp Fiction, mentre si nota un profondo studio della cultura e della società giapponese, passata e moderna. Tarantino mescola ancora una volta con abilità i luoghi comuni della cultura "pop" con i contenuti più profondi della storia e della letteratura d'Autore. Questa volta facendo omaggio e strizzando ripetutamente l'occhio al paese del Sol Levante. Insomma, sono letteralmente entusiasta! Da fan accanito del regista non posso che registrare la sua definitiva maturazione... e consacrazione. Un film che riconcilia con il cinema in generale, e fa dimenticare volentieri i bocconi amari ingeriti con *certe altre cosacce* viste di recente... senza fare riferimenti diretti, tipo il terzo capitolo di una saga molto popolare diretta da due fratelli dal cognome impronunciabile Arigato, Jareth
< Messaggio modificato da Jareth -- 2003-11-10 16:27:13 >
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