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Estinzione dell' Italiano

 
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Mae Govannen Guest
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ID-Ilquelin
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Estinzione dell' Italiano - 2003-07-31 14:49:48   
Melkor


Messaggi: 161
Primo ingresso in Numenor: 2002-07-09
Status: offline
quote:

ORIGINAL: Bondo

Torero - Haha toro!
Toro - Haha tu che io ho già hahato!




LOL!


_____________________________


Ciao,
Melkor

(Risposta a Bondo)
Messaggio #: 61
Estinzione dell' Italiano - 2003-07-31 15:03:38   
Melkor


Messaggi: 161
Primo ingresso in Numenor: 2002-07-09
Status: offline
quote:

ORIGINAL: GwendydD
molto, va detto, dipende dall' ambiente in cui uno è cresciuto;


Questo è certo. Ma " l' ambiente" per me (per mia fortuna) non è stato un binario unico da seguire: ho avuto la possibilità di valutarlo, osservarlo e smontarlo pezzo per pezzo... altrettanto vale per la cosiddetta " cultura dominante" , di cui credo di aver conservato ben poco... del resto credo che ognuno di noi abbia seguito un percorso personale che lo ha portato a mantenere o scartare alcune cose piuttosto che altre, a meno che ci si sia voluti comportare da " vasi vuoti pronti per essere riempiti" . Alla fine (o all' inizio, o nel bel mezzo) di questo percorso, mi sento di dire che non mi sento affatto italiano! (a scanso di equivoci, questo non significa che io abbia una concezione negativa del concetto di " essere italiani" )


_____________________________


Ciao,
Melkor

(Risposta a GwendydD)
Messaggio #: 62
Estinzione dell' Italiano - 2003-07-31 20:22:40   
GwendydD


Messaggi: 2993
Primo ingresso in Numenor: 2002-07-09
Da: fiiiirenzeeee
Status: offline
quote:

ORIGINAL: Melkor

...altrettanto vale per la cosiddetta " cultura dominante" , di cui credo di aver conservato ben poco...


ecco, attento a quello che dici... quello che intendevo io è più o meno questo... cerco di spiegarlo con un esempio.

noi cresciuti in un paese cattolico ecc ecc non restiamo insensibili a certi temi, come, che so, sacrifici umani, o le donne col burqa, cose che invece per altre culture potrebbero assolutamente non essere niente di anomalo.

questo intendevo, non so se sono riuscita a spiegarmi.



quanto alle nostre C... quella cosa scritta da bondo da noi non esiste (però la hoha hola la vogliamo tutti harda harda ho' lla hannuccia horta horta :P)

< Messaggio modificato da GwendydD -- 2003-07-31 20:23:40 >



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(Risposta a Melkor)
Messaggio #: 63
Eredità celtiche - 2003-07-31 22:49:13   
Cronos


Messaggi: 2437
Primo ingresso in Numenor: 2002-07-09
Da: Valimar
Status: offline
quote:

ORIGINAL: Melkor

Sicuramente, ma non credo in modo così massiccio da " neutralizzare" la popolazione preesistente, e poi, perchè solo qui? E se non solo qui, quanti diavolo erano per " neutralizzare" mezza Europa?! :/


Ma io non parlo di neutralizzare. Sto solo dicendo che come hanno fondato città e insediamenti loro lo hanno fatto anche altri arrivati dopo, tutto qui.

quote:


Allora cerco di farne un più adatto, prendiamo come esempio le colonie degli stati europei in Africa, poniamo, quella del sud.


Ecco, ma allora la minoranza bianca presente in SudAfrica secondo te da dove arriva ?
Quella è un chiaro retaggio del colonialismo europeo.

quote:


Mettiamo pure che in questo arco di tempo tutta la popolazione di una regione si sia mischiata con i coloni europei, quanto credi che siano resistiti i " caratteri europei" nelle generazioni successive ?


Scusa ma esattamente questo esempio cosa vorrebbe dimostrare ?
Che chi arriva dopo è sempre assorbito dalla popolazione autoctona ?
Quindi devo pensare che in realtà intorno al mediterraneo le popolazioni non si sono mischiate ma hanno mantenuto immutati i loro caratteri genetici e culturali nonostante il succedersi delle dominazioni ?
Se fosse così non dovrebbero esistere, dopo secoli, siciliani con gli occhi azzurri...

quote:


Perchè allora non può valere per il continente europeo alle prese coi romani? Erano talmente virili da far diventare " alto biondo occhi azzurri" il nero più nero che c' è?


A parte il fatto che i romani non erano alti biondi e con gli occhi azzurri, ma semmai tarchiati e con gli occhi scuri.
In ogni caso non capisco perché tu debba estremizzare ogni mia frase. Non ho detto che i romani hanno " neutralizzato" le popolazioni precedenti o estinto il loro DNA.
Sto affermando semmai il contrario, Romani, barbari, e tutte le dominazioni successive hanno diluito la base celtica delle popolazioni europee a un livello tale che ora questa è solo una parte del tutto.

quote:


Tornando a parlare seriamente, poi, la prospettiva di vita massima allora si aggirava sui 40/50 anni (se gli andava bene, dato che i legionari dovevano prestare servizio per 30 anni), non credo che abbiano apportato un cambiamento così significativo nel panorama genetico locale.


Ma perché scusa, uno fa figli solo dopo i 40 anni ?
A quei tempi si veniva considerati uomini fatti a 14 anni se non prima. Non parliamo poi dei soldati, che commettevano stupri a ogni occasione di saccheggio.

quote:


fin dall' inizio ho detto e sottolineato che a me il discorso genetico non interessa perchè oltre ad essere decisamente antipatico non permette di arrivare ad alcunchè di certo...


Si ok questo l' avevo capito, ma era giusto per considerare tutte gli aspetti di discendenza, quello genetico e quello culturale.
Resta quindi l' eredità culturale, ma anch' essa francamente la trovo del tutto mischiata ad altre identità ben più marcate di quella celtica.

quote:


Questo l' ho capito fin dall' inizio, ma a differenza di te io credo che loro siano stati qualcosa di più che un viaggiatore di passaggio:


No abbi pazienza, per favore non mettermi in bocca cose che non ho detto. La teoria del viaggiatore di passaggio semmai è tua a riguardo delle popolazioni che sono arrivate dopo i Celti, non certo mia.
Per quanto mi riguarda pongo tutti sullo stesso piano, c' è stata una stratificazione di culture diverse, più o meno marcate, a seconda di quanto tempo è durata la loro permanenza.
La nostra cultura è il risultato del sovrapporsi di questi strati successivi ed ovviamente la maggior influenza si è avuta da quelle più recenti, come ad esempio il cristianesimo.

quote:


quote:

E' tanto disarmante pensare che in realtà siamo frutto di un gran calderone di razze e culture ?


Assolutamente no, è disarmante constatare come ci sia una levata di scudi generale quando si tocca questo tasto, sintomo certo dell' esistenza di numerosi pre-giudizi sull' argomento


Mi sembra di aver argomentato in modo soddisfacente tutto ciò che ho sostenuto.
Una levata di scudi a partito preso avrebbe ragion d' essere se non avessi esposto le mie motivazioni o avessi dichiarato cose del tutto false e campate in aria.
Mi spiace che tu la veda in questo modo.

quote:


(i più comuni: chi si interessa/richiama/rifà ai celti lo fa per moda o perchè è leghista [leggi=antimeridionale]).


Quando ho detto questo l' ho fatto riferimendomi alle tendenze generali di questi ultimi tempi, e tu stesso nei tuoi msg hai affermato la stessa cosa.
Certo questo non esclude che poi ci sia una minoranza che si interessi ai Celti per reale interesse culturale e non per moda o fini politici.

quote:


Ma tornando alla tua domanda specifica, non è disarmante il puro rifiuto e il tentativo di omogenizzazione di qualunque realtà che esuli dalla cultura (leggi=costumi, modo di pensare e agire, visuale del mondo, ecc.) dominante?


Francamente non capisco... puro rifiuto di cosa ?
Del fatto che in realtà le nostre origini culturali sono celtiche piuttosto che un misto di più culture ?
Insomma torniamo al punto di partenza. Credevo di aver argomentato a sufficienza, ma se parli di " puro rifiuto" allora devo pensare che tutto ciò che ho detto lo consideri un arrampicarsi sui vetri per negare l' evidenza delle nostre origini esclusivamente celtiche.

Quanto al tentativo di " omogeneizzazione" , non mi sembra di aver voluto azzerare o ignorare la cultura celtica in generale. Ho cercato di riallinearla alla pari con tutte le altre che hanno contribuito alla nostra cultura attuale.
" Cultura dominante" mi sembra tanto un termine di sapore no-global. La mescolanza di culture non vuol dire l' annientamento di queste ultime, bensì l' arricchimento di ognuna con le esperienze altrui.
Del resto se il maggiore progresso nella storia lo hanno fatto le civiltà del mediterraneo, che hanno avuto un continuo interscambio tra loro, non è un caso. Le culture che si sono isolate sono rimaste ferme e arretrate.
Non esiste una " cultura dominante" , esiste chi è aperto a tutte le culture e chi invece tende a isolarsi nelle sue certezze.
Le società aperte hanno raggiunto per prime la democrazia, il benessere economico e il rispetto dei diritti umani.

quote:


Dobbiamo per forza di cose essere tutti uguali, altrimenti non c' è civiltà o democrazia?
A me sembra incivile chi non riesce a stare in mezzo agli altri se questi non sono esattamente come lui!


Qua mi sembra che stiamo finendo un tantino fuori tema.
Cosa c' entra questo con le nostre origini culturali ?
Stiamo parlando di discendenze comuni non del mio o del tuo albero genealogico. Come individui possiamo essere diversissimi e avere antenati ben lontani tra loro culturalmente.
Però se vai a ritroso di oltre 3000 anni comincia ad essere ostico parlare del singolo piuttosto che di una intera popolazione non trovi ?
A meno che tu non sia un McLeod e negli ultimi secoli ti sia tenuto al di fuori di tutti i più grandi eventi storici che volenti o nolenti hanno influenzato la cultura della nostra razza.

quote:


quote:

Gli Americani sono una nuova cultura, che ha avuto origine da altre culture, ma che non è nessuna di queste.


E questo lo trovi un passo avanti?


No guarda, dovevano rimanere fermi ognuno all' identità dei suoi avi, non parlarsi, non condividere nulla, non scambiare assolutamente idee, ma anzi mantenere ben radicata la propria matrice. Guai a mischiarsi, tu di là e io di qua, e al più ci si combatte. Dico bene ?

quote:


L' annullamento delle particolarità delle singole comunità in nome di un' unità e un' uguaglianza che esistono solo nelle favole?


Nessun annullamento, semmai condivisione.
In un paese aperto alle diverse culture puoi di fatto esercitare la tua in piena libertà.
Sono semmai i paesi chiusi e monoculturali a bloccare e sopprimere la libertà del singolo.

quote:


Un risultato di tutto questo sono le famose mode etniche (di volta in volta Indiane, Celtiche, Wicca, Romane)... a me non sembra una gran cosa aver ottenuto un popolo che cerca le sue radici e non le trova,


Parli degli americani ?
Chi ti dice che è un popolo che cerca le sue origini e non le trova ?
Le loro origini risalgono ai padri fondatori della loro nazione e ai pioneri che l' hanno costituita.

quote:


a qualcun' altro sembrerà un passo verso l' unità e l' uguaglianza globale. Ma questi spiriti illuminati dimenticano sempre che sono una piccola minoranza: la maggioranza degli esseri umani fatica a considerare " uguale" quello della città vicina, figuriamoci l' abitante di un' altra nazione o continente!


E' di fatto una questione culturale
Se hai una cultura aperta lo accetti, se vieni da una cultura chiusa no. Prendi ad esempio un estremista islamico e capirai cosa intendo.

quote:


Allora non sarebbe meglio imparare a essere " diversi e uniti" piuttosto che " livellati e scontenti" ?


Premettendo che ancora non capisco cosa c' entri tutto questo discorso con le nostre potenziali origini *comuni* celtiche, si, sono d' accordo con te.
Di fatto non mi pare che nessuno abbia parlato di livellare alcunché. Una cultura mista è una cultura che ha fatto suoi elementi delle altre, non che li ha azzerati.

quote:


quote:

Nessuno Americano si sente Inglese, Francese, Indiano o Irlandese... si sente Americano e basta.


Come ti spieghi allora la ghettizzazione/separazione fisica o anche solo mentale di bianchi e neri, italiani e irlandesi, canadesi e anglosassoni, e tedeschi e ispanici? L' attaccamento alla terra di origine, contrariamente a quanto tu dici, a me sembra sia la regola, non un' eccezione.


Questi di cui parli tu, sono quelli che hanno origini che risalgono a non più di 2-3 generazioni e sono arrivati in USA con i flussi migratori più recenti. E' ovvio che tendano a riunirsi fra loro, è la stessa cosa che fanno le varie comunità di extra-comunitari che ora arrivano anche da noi.
Qua a Milano ad esempio abbiamo una vera e propria Cinatown.
Quelli che arrivarono nel nuovo continente tra il 1600 e il 1800 le loro origini europee ormai le considerano un puro argomento storico. Si considerano americani e basta.

quote:


Se è per quello i lombardi non sono gli unici, ma ad ogni modo anche i nazisti tirarono fuori l' origine germanica dei tedeschi, non per questo però la gente s' è messa a credere che i tedeschi discendano dai puffi, una volta scomparsi i nazisti.


Naturalmente, ma del resto nessuno crede neanche più alle false teorie naziste sulla razza ariana.
Semplicemente non si tratta di credere, si tratta di appurare ciò che è vero.

quote:


Per dirla ancor più chiaramente: se domani una persona che detesto mostrandomi un foglio bianco mi dirà che è bianco, non sosterrò che quel foglio è nero solo perchè detesto quella persona.


Non capisco cosa tu voglia sostenere con questo esempio.
In pratica i nazisti dicevano la verità quando parlavano di razza superiore ma di fatto non gli abbiamo creduto in quanto nazisti ?
Altrettanto fanno i leghisti quando parlano di popolo della Padania di origini celtiche ?

Stai sostenendo che non ci sono argomentazioni storiche nel rifiuto a queste teorie ma solo pregiudizi per partito preso ?

quote:


Tra " tirare fuori per interesse" e " inventare" , poi, c' è una bella differenza, non trovi?


Il termine più corretto nei casi di cui sopra è " inventare" , intendevo questo.


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Alla prossima...

(Risposta a Melkor)
Messaggio #: 64
Eredità celtiche - 2003-08-01 1:18:20   
Taym


Messaggi: 5400
Primo ingresso in Numenor: 2002-07-07
Da: Valimar
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Erebel, per gli illustrissimi avi e acclamato dai nobilissimi Ilquelin:






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(Risposta a Erebel)
Messaggio #: 65
Eredità celtiche - 2003-08-01 1:55:01   
Taym


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Primo ingresso in Numenor: 2002-07-07
Da: Valimar
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Nessuno Americano si sente Inglese, Francese, Indiano o Irlandese... si sente Americano e basta.

Come ti spieghi allora la ghettizzazione/separazione fisica o anche solo mentale di bianchi e neri, italiani e irlandesi, canadesi e anglosassoni, e tedeschi e ispanici? L' attaccamento alla terra di origine, contrariamente a quanto tu dici, a me sembra sia la regola, non un' eccezione.


Beh non sono dovute al non sentirsi americani. Il caso bianchi/neri ha radici storiche nello schiavismo. Ovviamente un' etnia importata a forza in una nazione diversa e trattata da " schiava" avrà " difficoltà" ad integrarsi. Ma come vedi di progresso ce ne è stato molto ed oggi il razzismo bianchi/neri è più che altro un fenomeno dei ceti poveri e privi di istruzione, e parlerei più di infantile rivalità che di " razzismo" . I " neri" hanno un ruolo di assoluto rilievo nelle istituzioni e in pura proiezione tra qualche decennio non sorprenderebbe vedere un presidente nero. Pensa a Colin Powell, possibilissimo candidato alla presidenza negli anni a venire.

Quanto alle altre forme di segregazione che hai citato, i motivi più che razziali sono economici e culturali secondo me. E tanto gli economici quanto i culturali si moficano naturalmente nel tempo. Come diceva Cronos è naturale che gli emigrati tendano a raggrupparsi con chi parla la stessa lingua e condivida la stessa cultura, per cui la segregazione è quasi spontanea. Con gli anni la cultura si diluisce con quella del luogo, la lingua si impara (e la si influenza!), e l' integrazione ha luogo in modo più o meno indolore, ma ha luogo.

Sulla base della mia esperienza, direi che la maggior parte degli americani non sa che origini abbia (" boh, europeo, francese e italiano, credo, ma mio nonno era Sioux, e.." ecc.), e sta benone così...


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(Risposta a Melkor)
Messaggio #: 66
Eredità celtiche - 2003-08-01 14:22:55   
Melkor


Messaggi: 161
Primo ingresso in Numenor: 2002-07-09
Status: offline
Evito di quotare e rispondere al tuo post punto per punto perchè mi sembra che la discussione stia andando un po' troppo per le lunghe, ripetendosi su concetti già espressi (e rispondere su un forum a post tanto lunghi e impegnativi non è la cosa più comoda e facile del mondo), e soprattutto sinceramente mi sembra che sia diventata una " discussione tra sordomuti" ... a sostegno di questa mia impressione:

quote:

quote:


anche i nazisti tirarono fuori l' origine germanica dei tedeschi, non per questo però la gente s' è messa a credere che i tedeschi discendano dai puffi, una volta scomparsi i nazisti.


Naturalmente, ma del resto nessuno crede neanche più alle false teorie naziste sulla razza ariana.
Semplicemente non si tratta di credere, si tratta di appurare ciò che è vero.

quote:


Per dirla ancor più chiaramente: se domani una persona che detesto mostrandomi un foglio bianco mi dirà che è bianco, non sosterrò che quel foglio è nero solo perchè detesto quella persona.


Non capisco cosa tu voglia sostenere con questo esempio.
In pratica i nazisti dicevano la verità quando parlavano di razza superiore ma di fatto non gli abbiamo creduto in quanto nazisti ?


Io parlo di origini etniche, dicendo che anche se queste vengono tirate in ballo da gente discutibile non significa che debbano essere inventate, tu ribatti con la razza superiore, che col mio discorso non c' entra niente visto che parlavo di tutt' altra cosa.
Evidentemente deve esserci un problema di comunicazione, forse parlo arabo e non mi riesce più di esprimere ciò che penso, sarà che invecchiando divento un po' " tardo" .

Io continuerò a credere in ciò in cui credo, tu farai altrettanto, io rispetterò le tue idee, spero tu faccia altrettanto con le mie.



_____________________________


Ciao,
Melkor

(Risposta a Cronos)
Messaggio #: 67
Estinzione dell' Italiano - 2003-08-01 14:28:29   
Melkor


Messaggi: 161
Primo ingresso in Numenor: 2002-07-09
Status: offline
quote:

ORIGINAL: GwendydD

questo intendevo, non so se sono riuscita a spiegarmi.


Chiarissima.


quote:


quanto alle nostre C... quella cosa scritta da bondo da noi non esiste (però la hoha hola la vogliamo tutti harda harda ho' lla hannuccia horta horta :P)





_____________________________


Ciao,
Melkor

(Risposta a GwendydD)
Messaggio #: 68
Eredità celtiche - 2003-08-01 14:32:43   
Melkor


Messaggi: 161
Primo ingresso in Numenor: 2002-07-09
Status: offline
quote:

ORIGINAL: Taym

Sulla base della mia esperienza, direi che la maggior parte degli americani non sa che origini abbia (" boh, europeo, francese e italiano, credo, ma mio nonno era Sioux, e.." ecc.), e sta benone così...


Se come tu dici sono felici, sono contento per loro.


_____________________________


Ciao,
Melkor

(Risposta a Taym)
Messaggio #: 69
Etrusco e affinità - 2003-08-01 19:59:59   
Erebel


Messaggi: 4661
Primo ingresso in Numenor: 2002-08-14
Status: offline
Ragazzi,
incredibile a dirsi ma ho letto un articolo davvero curioso che riguarda ciò di cui parliamo.
La storia della mia famiglia, conclusioni a parte () è vera, ed oggi trovo una recensione di un libro che uscirà a settembre intitolato Etrusco. Una forma arcaica di ungherese.
Pazzesco, no?
In sostanza l' autore, un noto linguista italiano di nome Mario Alinei, sostiene, attraverso lo studio dell' etrusco e della lingua ungherese, che il primo è derivato dalla seconda. Ne cita le motivazioni, davvero interessanti, suffragate anche da alcune prove archeologiche e non da fonti storiche, che sostengono invece tesi diverse.
Vi cito alcuni passaggi che potrebbero essere interessanti dato ciò di cui parlavamo (e tira in ballo pure la c toscana!):
" Le grandi famiglie linguistiche del mondo non sarebbero frutto di migrazioni di popoli degli ultimi milleni, ma di genti da sempre residenti in un determinato luogo. Cancellati dunque tutti i vari popoli invasori d' Asia e d' Europa per raccontare la genesi delle nostre lingue indoeuropee. Greco, latino, lingue italiche e celtiche sono imparentate fra loro perché sempre esistite nei rispettivi luoghi. L' etrusco invece no, è diverso. E' una lingua " agglutinante" , dove cioè corpo della parola e suffisso si allineano senza fondersi tra loro. Abbonda di suoni spiranti (sopravvissuti, secondo Alinei, nel dialetto toscano). Caratteristiche che, guarda caso, l' etrusco condivide con l' ungherese. La vera prova risiederebbe però nelle magistrature, ossia sui nomi simili nelle due lingue, e addirittura con funzioni simili."
(Venerdì di Repubblica, 1-08-2003)

Il libro uscirà a settembre per l' editrice Il Mulino, e costerà 30 euro. Credo proprio che lo comprerò!



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(Risposta a Melkor)
Messaggio #: 70
Etrusco e affinità - 2003-08-01 22:20:54   
Melkor


Messaggi: 161
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quote:

ORIGINAL: Erebel

[...]
Il libro uscirà a settembre per l' editrice Il Mulino, e costerà 30 euro. Credo proprio che lo comprerò!


Grazie della segnalazione, penso proprio che lo comprerò anch' io! Tra l' altro ho avuto la fortuna di visitare Budapest, e devo dire che è una città splendida, così come la gente che la abita... la mia guida tra l' altro mi spiegava che l' Ungherese non è una lingua indoeuropea, quindi se l' Etrusco fosse davvero imparentato con quella... interessante, veramente interessante :)


_____________________________


Ciao,
Melkor

(Risposta a Erebel)
Messaggio #: 71
Eredità celtiche - 2003-08-03 15:14:16   
Cronos


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Da: Valimar
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ORIGINAL: Melkor
Evito di quotare e rispondere al tuo post punto per punto perchè mi sembra che la discussione stia andando un po' troppo per le lunghe, ripetendosi su concetti già espressi (e rispondere su un forum a post tanto lunghi e impegnativi non è la cosa più comoda e facile del mondo), e soprattutto sinceramente mi sembra che sia diventata una " discussione tra sordomuti" ... a sostegno di questa mia impressione:


Come vuoi, mi spiace solo che tu l' abbia vista come una specie di scontro piuttosto che uno scambio di idee.
Ammetto che quando mi faccio prendere troppo dall' argomento tendo a scaldarmi, ma credimi, non c' erano né intenzioni offensive né aggressive né impositive da parte mia nei tuoi confronti.
Francamente mi sono divertito molto a trattare di questi argomenti, credo che in fondo lo scopo fosse questo piuttosto che convincere l' uno delle teorie dell' altro.

quote:


Io parlo di origini etniche, dicendo che anche se queste vengono tirate in ballo da gente discutibile non significa che debbano essere inventate, tu ribatti con la razza superiore, che col mio discorso non c' entra niente visto che parlavo di tutt' altra cosa.


Mi spiace, ho capito male. Del resto le teorie naziste sulle origini " etniche" erano legate strettamente a quelle della supremazia della razza, è difficile considerare l' una senza farsi venire subito in mente l' altra. Inoltre ciò che di vero c' era in queste teorie era già stato appurato e detto in precedenza da altri, per cui non vedevo un senso nel considerarne proprio i nazisti come propugnatori, a meno di non aggiungerci anche il resto.

quote:


Io continuerò a credere in ciò in cui credo, tu farai altrettanto, io rispetterò le tue idee, spero tu faccia altrettanto con le mie.


Se ho scritto qualcosa che potesse far intendere che non ho rispetto per le tue idee me ne scuso, ti assicuro che non è affatto così.
Il fatto comunque che io possa non condividerle e che argomenti sul perché non le condivido credo faccia parte del normale scambio di idee. Non era mia intenzione farti cambiare idea in merito, ma semmai spiegare perché la pensavo diversamente.


_____________________________


Alla prossima...

(Risposta a Melkor)
Messaggio #: 72
Testi di linguistica - 2003-09-30 22:01:24   
Erebel


Messaggi: 4661
Primo ingresso in Numenor: 2002-08-14
Status: offline
Rieccoci qui!

Visto che questa tema appassiona tanti Ilquelin come me, vi giro alcune segnalazioni provenienti da studenti o studiosi di filologia e lettere ai quali mi sono rivolta per avere suggerimenti sui testi suddetti.
Potenza del Bookcrossing!

Ecco cosa mi hanno consigliato.

    Per la lingua italiana:

  • "Corso di linguistica generale" di Ferdinand De Saussure - ed. Laterza, Bari euro 25.82
    un pilastro della linguistica, a detta di tutti, forse pesantuccio

  • "Introduzione alla linguistica" di George Yule - ed. Il Mulino
    più leggero del precedente

  • "L'italiano" di F. Bruni
    libro generale sulla linguistica italiana, di semplice approccio

  • "Manualetto di linguistica italiana" di Dardano
    anche questo più semplice, per cominciare


    Per le lingue nordiche:

  • "La filologia germanica", Maria Vittoria Molinari, Zanichelli lire 20.500
    riporta una visione generale dal concetto del germanesimo, alle unità linguistiche, i capitoli sul gotico e anglossasone molto ben fatti con tutta la spiegazione culturale, politico e geografica

  • "Introduzione alla linguistica germanica" P.Ramat

  • P. HAJDÚ, "Introduzione alle lingue uraliche (estone, finlandese , lappone e ungherese)". Elaborazione italiana di D. Gheno, Torino, Rosenberg & Sellier, 1992

  • Gábor Bereczki, "Fondamenti della linguistica ugrofinnica", Udine, Forum, 1998


    In generale:

  • "Fondamenti di critica testuale" a cura di Alfredo Stussi, Il Mulino lire 32.000
    dal metodo lachmann ai problemi di manoscritti alla filologia d'autore

  • "Letterature romanze del medioevo" di Alberto Vàrvaro, il Mulino lire 38000
    diviso in capitoli per genere (narrativa, epica e così via), spiega tutto e di più

  • "Lingue d’Europa. Elementi di storia e di tipologia linguistica" Banfi, E. / Grandi, N., Roma, Carocci.
    consigliato in quanto molto interessante per l'approccio storico e la trasversalità fra le lingue




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(Risposta a Maeve)
Messaggio #: 73
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