Taym
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Primo ingresso in Numenor: 2002-07-07
Da: Valimar
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Finito! Proprio qualche ora fa. Non posso che concordare con voi: è avvincente e ben scritto. L'intreccio raffinato e credibile. Difficilissimo chiuderlo! Naturalmente ho qualche domanda. Innanzitutto è interessantissimo osservare come, pur essendo un romanzo, si basi su fatti verificabili tanto abilmente da rendere praticamente impossibile, nella lettura, comprendere dove sia il confine tra finzione e realtà . Non sappiamo certo cosa fosse nelle intenzioni di Leonardo, ma è un fatto che nell'ultima cena a destra di Gesù sembri esserci una donna. Cosa peraltro non certo ignota: ricordo che ai tempi del liceo la prof. di Storia dell'Arte ci fece osservare il singolare aspetto del (supposto?) S. Pietro. E' affascinante dunque cedere all'imaginazione e supporre che quanto raccontato sia "vero". Non solo nella lettura è un elemento eccellente di coinvolgimento, ma tornati alla realtà non ci si può non fare molte affascinanti domande. Mi ripropongo di verificare per quanto possibile quanto vien detto. Ed ora una domanda che mi ha assillato per buona parte della lettura, subito dopo la chiusura del libro: la foto in seconda di copertina: cosa sono e cosa significa la maschera bianca dietro la foto dell'autore? Onestamente non sono disposto a credere che un romanzo così ben congengato su codici e simbolismo lasci al caso elementi di questo tipo. A questo aggiungo che, come ricorderete, nell'introduzione viene ringraziato il realizzatore della splendida copertina, e dubito si riferisca solo al viso della Gioconda. Dunque nella foto c'e una maschera bianca (che potrebbe essere, nel romanzo, quella indossate dalle donne del Priorato; in realtà , invece (posto che differisca dal romanzo ) cosa e'? Una scelta casuale?) e due draghi con le code intrecciate a cornice. Qualcuno ha qualche idea? Inutile dire che da lettori sognatori possiamo divertrci ad immaginare che la storia narrata sia vera in gran parte, sebbene sia proposta come "romanzo" quale abile artificio per difendersi da critiche o accuse di ogni sorta; un pò come Leonardo o Disney (che accostamento meraviglioso, a mio umile parere!) nascondevano la verità ... mascherandola da finzione o gioco. Interessante, non trovate? Non ci è dato avere risposte in merito, ma senza dubbio si tratta di un bellissimo espediente letterario che, come nella "Storia Infinita" con L'Auryn in copertina ed il testo colorato, sembra quasi scardinare il confine tra il romanzo e la realtà . Ora ho voglia di ritrovare l'orologio di Topolino che avevo da bambino. Edit: ho corretto il msg: c'e' una sola maschera, e non due!
< Modificato da Taym -- 2004-06-17 19:57:57 >
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