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Eredità celtiche

 
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ID-Ilquelin
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Eredità celtiche - 2003-07-23 23:49:32   
Maeve


Messaggi: 3036
Primo ingresso in Numenor: 2003-05-11
Da: Medhelan
Status: offline

Fonte: www.celticworld.it

QUOTIDIANITA'



ABBIGLIAMENTO Pantaloni, camicia, zoccoli, calze e stivali.

PETTINATURE Tutte le acconciature bipartite a treccia.

ALIMENTAZIONE Birra, carni suine, uso di grassi animali (strutto, lardo, burro)

STRUMENTI Forbici, spille da balia, pentole, olio combustibile per lampade, martelli e mazze, ascia, makeup, spilli e aghi, tazze coi manici, trapano, cerchiatura della botte e della ruota, carro a due assi, morso del cavallo.

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FESTIVITA' e TRADIZIONI



L' UOVO DI PASQUA Presso i Celti l' arrivo della primavera veniva celebrato con grandi feste i cui simboli erano fiori, uova, cuccioli di coniglio e venivano offerti cestini di erbe intrecciate pieni di uova alla dea della primavera EOSTRE (in inglese Pasqua si dice " Easter" ). Dopo la Cristianizzazione la festa della PASQUA ha rimpiazzato la festa della primavera che però ne ha conservato i simboli tra cui il dono delle uova.

OGNISSANTI
(HALLOWEEN)
(e Giorno dei Morti) = SAMHAIN
In queste due feste si pensava che le porte del annwn (regno degli spiriti) e sidhe (regno delle fate) fossero aperte. A Samhain si celebrava il Capodanno celtico, e i rituali riguardavano il mondo dei morti, attraverso divinazione e narrazione di storie. Samhain eraun lasso di tempo in cui gli spiriti potevano liberamente mischiarsi agli esseri umani (da qui l' idea delle maschere nate proprio per confondere gli spiriti). La festa americana di Halloween altro non è che la tradizione celtica esportata dagli emigranti irlandesi.

1° MAGGIO
= BELTAIN

Beltain era una festività connessa al fuoco e alla fertilità. Le greggi venivano condotte tra due fuochi, allo scopo di purificarle dalle malattie dovute al lungo inverno trascorso al chiuso. Vi erano cerimonie, giochi, assemblee e banchetti tenuti all’aperto, tra diversi Clan, in quanto ora, con la venuta della bella stagione, era possibile lasciare le proprie dimore e viaggiare per visitare lontani Clan amici. A Beltain tutte le attività lavorative erano sospese. Una semplice coincidenza il fatto che sia stato scelto il 1° maggio come festa dei lavoratori?.

CANDELORA
= IMBOLC

(2 febbraio) La Candelora (2 Febbraio) si colloca a metà tra la notte più lunga dell' Anno del Solstizio d' Inverno (21 dicembre), e l' Equinozio di primavera (21 Marzo), quando la notte è lunga come il giorno.
Gli antichi Druidi chiamavano questo giorno il Festival del Ritorno della Luce, nel quale si risvegliava la Dea Terra (Imbolc letteralmente: " nel ventre della Madre Terra" ). Ed ecco l' importanza della fiammella della candela cristiana come eco al ritorno della luce. Dopo il sonno dell' Inverno spuntavano infatti i primi timidi fiori e il giorno era visibilmente più lungo: iniziava la Primavera.

BACIARSI SOTTO IL VISCHIO Il vischio è la pianta più sacra, perchè non ha radici che toccano terra ed è quindi pura. Le sue bacche sono segno di fertilità (maturano in pieno inverno) ed il loro succo ricorda il seme maschile. Baciarsi a Capodanno soto il vischio significa consacrare l' unione e garantirsi fertilità.

LUNA DI MIELE Dopo il matrimonio gli sposi potevano accedere per un intero mese lunare alla bevanda sacra: l' idromiele. Questo nettare garantiva la consacrazione dell' unione e l' energia necessaria ai numerosi amplessi.
Idromiele per un mese lunare = luna di miele

ALBERO DELLA CUCCAGNA Ancora presente alle feste di paese (Appennino Nord e non solo) per il calendimaggio e la " festa del ramo" la cui tradizione è stata rinvigorita dalla Consulta Ligure, che è l' assemblea delle associazioni culturali della Liguria. Alla festa del ramo, il primo di maggio, si metteva una frasca sulla porta delle ragazze " da marito" . In qualche paesino si usa ancora che chi corteggia una ragazza le metta sulla porta un ramo( meglio fiorito)...che l' usanza di regalare fiori possa entrarci in qualche modo?

L' ANELLO NUZIALE Un altro aspetto celtico ripreso dalla tradizione cristiana è il mettere quando ci si sposa, l' anello all' anulare sinistro: l' anello ( o il cerchio) è un simbolo di protezione e veniva messo all' anulare dai guerrieri perchè c' era la credenza che per quel dito passasse una vena direttamente collegata al cuore (la " Vena Amoris" ). Essere feriti in quel punto avrebbe significato morire dissanguati. Poiche l' amore da sempre risiede nel cuore, mettere un anello al dito collegato direttamente al cuore significava proteggere e catturare l' amore/cuore dell' amata.


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SANTI e DIAVOLI



Santa Brigida (vedi anche CANDELORA)
= Brigit
(1 febbraio)
Le caratteristiche della dea Brigit (Bride) furono assorbite da Santa Brigida, una suora missionaria omonima (Saint Brigit) vissuta tra il 450 e il 525, i cui miracoli la fecero identificare, presso il popolo, con l' antica divinità pagana. Santa Brigida, divenuta poi seconda patrona d' Irlanda (dopo S. Patrizio), resta ancora oggi la protettrice di fabbri, poeti e guaritori e viene raffigurata nei dipinti con una fiamma sopra la testa, in ricordo dell' Antico Fuoco di Bride.

Sant' Anna
= Ana
Anna è la madre della Madonna, protrettrice delle partorienti, ma Ana è uno dei nomi di Modron, Dea Madre, che ha cura della vita e dei nascituri

Diavolo
= Kernunnos
Il Diavolo è probabilmente la figura demonizzata del primitivo Dio Cervo, Kernunnos. La sua enorme popolarità tra la gente comune lo fece sopravvivere al Cristianesimo; vi sono parecchie lettere di vescovi ancora in epoca medioevale, che raccomandano ai curati di sorvegliare che i contadini non si adornino di corna " in guisa di cervo o capro" per festeggiare con fuochi i raccolti o propiziarsi la fertilità della terra.

Sant' Antonio
= Lugh
(17 gennaio)
Ancora oggi c' è la tradizione di accendere, in onore di sant’ Antonio, grandi falò. Lugh, antica divinità celtica, veniva rappresentato come un giovane che reggeva un cinghiale, animale particolarmente sacro presso i Celti. Sant’ Antonio fu associato e sovrapposto al culto preesistente. Gli attributi di sant’Antonio sarebbero stati proprio ripresi dal dio celtico, infatti divenne guardiano dell’inferno come lo era Lugh e dispensatore di fuoco agli uomini (e da qui la tradizione dei falò). La Chiesa, ingentilì il cinghiale trasformandolo in un maialino con un campanello al collo dal quale il santo era sempre seguito, dicendo che era un diavolo ammansito dal santo. Anche la campanella del maialino sarebbe un simbolo di vita e di morte, secondo la cultura celtica , infatti la campana rappresenta l’utero della dea madre, di cui Lugh era figlio. Una piccola curiosità: Sant’Antonio era il protettore dei fabbricanti di spazzole, che nell’antichità si facevano proprio con le setole di maiale.

San Giovanni
= Alban Heruin
(24 giugno)
I Celti danzavano attorno ad enormi falò ed a pietre. Le erbe raccolte durante la notte di San Giovanni erano ritenute le più adatte per preparare filtri, pozioni magiche e praticare incantesimi. Le ceneri dei falò si pensava avessero poteri taumaturgici, così come l' acqua delle fonti, dei fiumi, del mare e persino la rugiada che si posava nel corso di quella notte. Ancora oggi la notte di San Giovannisi consacrano in nome di Dio l' acqua e il fuoco.

Madonna
= Brigit
Nella poesia medievale irlandese Maria era identificata chiaramente con la dea della poesia Brigit e non è un caso che la festa celtica di Imbolc (1° febbraio) dedicata a quest' ultima sia stata trasformata dalla Chiesa nella Purificazione di Maria, la Candelora. Il culto mariano, così impregnato di antichi riti in onore della Dea-Madre o delle dee celtiche (comunque espressioni della prima), fu addirittura ostacolato e l' imperatore Costantino lo abolì, ma il rituale della Vergine sopravvisse in seno alla Chiesa.


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TOPONIMI



PENN - BEN significa " cima" , " sommità" .
Deriva dal Dio Penn o Pennin, antica divinita’ celtica adorata in vari luoghi in Italia.
Alcuni storici romani come lo stesso Catone ne parlano come di una misteriosa divinita’ femminile, la dea Pennina, il cui culto venne sostituito dai Romani col culto di Giove, poi detto Pennino.
Esempi: Appennini, Penice, Penna, Beigua, Bego, Alpi Pennine (all' estero Ben Nevis, Monti Pennini, ...)

AR - VAR - VARSA - VERSA significa (in celto-ligure) " acqua" .
" Versa" e nomi similari ricordano l' acqua che scorre (non diversamente dal verbo italiano " versare" ).
Esempi: i fiumi Tanaro, Panaro, Arda, Adda, Arno. Varzi, Varsi, Varese, Arona.
All' estero: in Svizzera l' Aare, in Francia la Marna, la Regione francese del Var, in Bretagna l' Armor e l' Argoat, in Scozia l' Argyll (che significa l' approdo dei Gaeli).

DUN significa " fortezza" , " fortificazione" .
Esempi: Induno Olona (An Dun Olona = fortificazione sull' Olona), Dongo (in caledoniano " Dun" - il nome ci ricorda che a Dongo fu una fortezza o torre ora scomparsa)

ALP - ALB indica il compascuo, cioè il territorio alpino utilizzato per la pastorizia dai celti in uso comune. Da cui " alpeggio" e Alpi.

CAR - KAR significa " luogo" , " monte" . Anche nella variante friulana " çjar" nei nomi " çjargne" (Carnia) " çjarinsie" (Carinzia) " çjadovri" (Cadore). Per non parlare poi della parola Carso che indica la zona della Slovenia presso Trieste. Il significato della parola " çjargnei" ( Karni o Carnici al giorno d' oggi) dovrebbe quindi essere " gente dei monti" .
Carona = luogo o fiume delle pecore, o anche torrente serpeggiante (v. an-che il Caronèl, in Valtellina).
Caronno = bel sito (kar + on)
Carnago = luogo di pietre (come Carnac in Bretagna)

ATE - AGUM - ACUM
AC - AGO - ASCO
IC - ICH - ICO - IGO
Sono suffissi che indicano la proprietà. Significano " casa, villaggio, famiglia, luogo di abitazione"
Esempi: Gallarate = call (ghiaia) + ate.
Gallarate, Arsago, Corgeno, Vergiate, Samarate, Lonate, Bellinzago, Dulzago, Casorate Nosate, Bornago, Casate, Bernate, Galliate, Garlasco, Pergate, Coronate, Besate, Agrate, Marcignago, Calignago, Papiago, come al di là del Po Mornico, Menconico, Fortunago, Gravenago, Stefanago, Casteggio, Varzi, Verzate, Santa Mariadella Versa, Binasco, Bornasco, Bosnasco, Garlasco, Gualdrasco, Zinasco, ....

Altri esempi:
Milano = Mediolanum dal celtico Medhelan (medhe = centro + lanon = santuario)
Bologna = Bononia (città dei Galli Boii)
Brescia = Brixia (da bric = altura)
Torino = Augusta Taurinorum (città dei Taurini)
Ticino=grande fiume (Ti + sionan, o sanon).
Mortara = Palude (Mortair)
Casteggio = cima risplendente (Klast + dunon) (di ghiaccio o di cristallo, forse per la prossimità di
abbondanti cave di gesso cristallino)


< Messaggio modificato da Maeve -- 2003-07-23 23:57:30 >



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Messaggio #: 1
Eredità celtiche - 2003-07-24 0:02:50   
Erebel


Messaggi: 4661
Primo ingresso in Numenor: 2002-08-14
Status: offline

quote:

ORIGINAL: Maeve
ALIMENTAZIONE Birra,

STRUMENTI Forbici, spille da balia, ... makeup, spilli e aghi, tazze coi manici,



Mi sa che prima dei Celti questi stessi oggetti e la birra venivano creati e impiegati anche dagli Egizi. O sbaglio? Ricordo distintamente di averli visti in musei e mostre... e la birra che io sappia fu inventata da loro.
E poi non corre voce che ci siano stati dei contatti fra queste civiltà così particolari...?



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(Risposta a Maeve)
Messaggio #: 2
Eredità celtiche - 2003-07-24 0:05:21   
Maeve


Messaggi: 3036
Primo ingresso in Numenor: 2003-05-11
Da: Medhelan
Status: offline
In effetti quelle cose hanno lasciato perplessa anche me, ma io ho riportato quello che ho trovato sul sito senza modificarlo o verificarlo... magari poi mi informerò meglio con qualche ricerchina


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(Risposta a Maeve)
Messaggio #: 3
Eredità celtiche - 2003-07-24 1:08:40   
Taym


Messaggi: 5400
Primo ingresso in Numenor: 2002-07-07
Da: Valimar
Status: offline
quote:

perchè non ha radici che toccano terra ed è quindi pura

Perdonate l' ignoranza botanica ma... cioè?


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(Risposta a Maeve)
Messaggio #: 4
Eredità celtiche - 2003-07-24 1:10:14   
Melkor


Messaggi: 161
Primo ingresso in Numenor: 2002-07-09
Status: offline
Devo dire che ho apprezzato molto i tuoi post sulle origini di Milano, e anche questo sulle varie tradizioni e sulle eredità linguistiche... io è da un bel po' di anni (circa 8) che mi interesso di questi argomenti... passerei ore a discutere del perchè e del percome sono nate certe usanze e certe parole (filologia e linguistica sono i miei amori segreti)... ma suppongo che non tutti lo apprezzerebbero!

Concordo appieno con te quando fai notare che di certi popoli a scuola non si parla nemmeno, o tutt' al più si accenna brevemente... però questa è una cosa che a me non va giù... se uno dice di essere discendente dei latini, è ok perchè erano dei fighi.... se uno dice che la sua città apparteneva alla Magna Grecia, è ok perchè i greci erano dei fighi... se uno dice di discendere dagli etruschi, è ok perchè gli etruschi erano dei fighi. Se però uno dice " io discendo dai celti" , allora non è più ok... ti chiedono il pedigree, si mettono a ridere, ti danno del leghista e concludono dicendo: " beh, ma tanto i romani ci sono stati più dei celti dalle tue parti... e cmq i celti erano dei barbari ignoranti." ... sono storie vecchie che non interessano più a nessuno, se non a qualche politico che personalmente non stimo affatto... però questa cosa mi risulta proprio fastidiosa... sembra quasi che il silenzio sulla civiltà originaria di queste terre sia voluta, forse per evitare forze centrifughe... ma non è cancellando la storia di una terra che si risolvono i problemi: quando qualcuno si chiederà " da chi discendo io?" si risponderà :" vengo dal nulla" o qualcos' altro? il motto dell' Europa non è forse " uniti nella diversità" ?

uhm... se non ricordo male, anche la tradizione di Santa Lucia è una delle tante feste celtiche che sono state inglobate dal cristianesimo... ah... come giustamente fai notare, l' iconografia del diavolo/caprone deriva proprio da Kernunnos... ma c' è di più: il nome stesso " Satana" (generalmente tradotto in " il Nemico" ) è una parola composta da altri due nomi: Seth e An... e tra l' altro nel Corano i demoni (non necessariamente malvagi) si chiamano Shaitan (riconoscibili per il fatto d' essere mancini). Insomma... il Diavolo per le tre Religioni Rivelate non è altro che la divinità altrui... e gli adoratori del demonio si sa a che fine vanno incontro... tutto molto civile e democratico insomma

poi ognuno è liberissimo di pensarla e crederla come vuole, io ho detto la mia!

concludo con una piccola constatazione: a livello internazionale tutti i dialetti d' Italia sono riconosciuti come Lingue, e come tali degni quindi d' essere insegnati. Abbiamo il Sardo che viene insegnato, il Friulano, addirittura festival dialettali trasmessi su scala nazionale in televisione... a quando l' onore di poter studiare a scuola la lingua della propria terra? e sì che il divieto di usare il dialetto venne ai tempi del fascismo... ormai dovrebbe essere passata quella fase...

beh, ho parlato anche troppo, continua con questi thread, li apprezzo davvero molto! :)



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Ciao,
Melkor

(Risposta a Maeve)
Messaggio #: 5
Eredità celtiche - 2003-07-24 1:18:08   
Maeve


Messaggi: 3036
Primo ingresso in Numenor: 2003-05-11
Da: Medhelan
Status: offline
quote:

ORIGINAL: Taym
quote:

perchè non ha radici che toccano terra ed è quindi pura

Perdonate l' ignoranza botanica ma... cioè?


Il vischio è una pianta parassitica di diversi alberi.
Come tale non ha bisogno di trarre nutrimento da terra visto che lo trae dall' albero che infesta, quindi le sue radici non toccano terra


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(Risposta a Taym)
Messaggio #: 6
Eredità celtiche - 2003-07-24 10:47:07   
pasqua


Messaggi: 359
Primo ingresso in Numenor: 2002-07-09
Da: Scandicci (si, quella del mostro, no, non ero io)
Status: offline
quote:

Il vischio è una pianta parassitica di diversi alberi.
Come tale non ha bisogno di trarre nutrimento da terra visto che lo trae dall' albero che infesta, quindi le sue radici non toccano terra


Sarà anche puro, ma è anche un bel mangiapane a tradimento...


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(Risposta a Maeve)
Messaggio #: 7
Eredità celtiche - 2003-07-24 10:57:38   
pasqua


Messaggi: 359
Primo ingresso in Numenor: 2002-07-09
Da: Scandicci (si, quella del mostro, no, non ero io)
Status: offline
quote:

1° MAGGIO
= BELTAIN
Beltain era una festività connessa al fuoco e alla fertilità. Le greggi venivano condotte tra due fuochi, allo scopo di purificarle dalle malattie dovute al lungo inverno trascorso al chiuso. Vi erano cerimonie, giochi, assemblee e banchetti tenuti all’aperto, tra diversi Clan, in quanto ora, con la venuta della bella stagione, era possibile lasciare le proprie dimore e viaggiare per visitare lontani Clan amici. A Beltain tutte le attività lavorative erano sospese. Una semplice coincidenza il fatto che sia stato scelto il 1° maggio come festa dei lavoratori?.


Si.

Origini del Primo maggio


Il 1° maggio nasce il 20 luglio 1889, a Parigi. A lanciare l' idea è il congresso della Seconda Internazionale, riunito in quei giorni nella capitale francese :

" Una grande manifestazione sarà organizzata per una data stabilita, in modo che simultaneamente in tutti i paesi e in tutte le città, nello stesso giorno, i lavoratori chiederanno alle pubbliche autorità di ridurre per legge la giornata lavorativa a otto ore e di mandare ad effetto le altre risoluzioni del Congresso di Parigi" .

Poi, quando si passa a decidere sulla data, la scelta cade sul 1 maggio. Una scelta simbolica: tre anni prima infatti, il 1 maggio 1886, una grande manifestazione operaia svoltasi a Chicago, era stata repressa nel sangue.
Man mano che ci si avvicina al 1 maggio 1890 le organizzazioni dei lavoratori intensificano l' opera di sensibilizzazione sul significato di quell' appuntamento.

" Lavoratori - si legge in un volantino diffuso a Napoli il 20 aprile 1890 - ricordatevi il 1 maggio di far festa. In quel giorno gli operai di tutto il mondo, coscienti dei loro diritti, lasceranno il lavoro per provare ai padroni che, malgrado la distanza e la differenza di nazionalità, di razza e di linguaggio, i proletari sono tutti concordi nel voler migliorare la propria sorte e conquistare di fronte agli oziosi il posto che è dovuto a chi lavora. Viva la rivoluzione sociale! Viva l' Internazionale!" .

Monta intanto un clima di tensione, alimentato da voci allarmistiche: la stampa conservatrice interpreta le paure della borghesia, consiglia a tutti di starsene tappati in casa, di fare provviste, perchè non si sa quali gravi sconvolgimenti potranno accadere.
Da parte loro i governi, più o meno liberali o autoritari, allertano gli apparati repressivi.
In Italia il governo di Francesco Crispi usa la mano pesante, attuando drastiche misure di prevenzione e vietando qualsiasi manifestazione pubblica sia per la giornata del 1 maggio che per la domenica successiva, 4 maggio.
In diverse località, per incoraggiare la partecipazione del maggior numero di lavoratori, si è infatti deciso di far slittare la manifestazione alla giornata festiva.
Del resto si tratta di una scommessa dall' esito quanto mai incerto: la mancanza di un unico centro coordinatore a livello nazionale - il Partito socialista e la Confederazione generale del lavoro sono di là da venire - rappresenta un grave handicap dal punto di vista organizzativo. Non si sa poi in che misura i lavoratori saranno disposti a scendere in piazza per rivendicare un obiettivo, quello delle otto ore, considerato prematuro da gran parte dei dirigenti del movimento operaio italiano o per testimoniare semplicemente una solidarietà internazionale di classe.
Proprio per questo la riuscita del 1 maggio 1890 costituisce una felice sorpresa, un salto di qualità del movimento dei lavoratori,che per la prima volta dà vita ad una mobilitazione su scala nazionale, per di più collegata ad un' iniziativa di carattere internazionale.
In numerosi centri, grandi e piccoli, si svolgono manifestazioni, che fanno registrare quasi ovunque una vasta partecipazione di lavoratori. Un episodio significativo accade a Voghera, dove gli operai, costretti a recarsi al lavoro, ci vanno vestiti a festa.

" La manifestazione del 1 maggio - commenta a caldo Antonio Labriola - ha in ogni caso superato di molto tutte le speranze riposte in essa da socialisti e da operai progrediti. Ancora pochi giorni innanzi, la opinione di molti socialisti, che operano con la parola e con lo scritto, era alquanto pessimista" .

Anche negli altri paesi il 1 maggio ha un' ottima riuscita:

" Il proletariato d' Europa e d' America - afferma compiaciuto Fiedrich Engels - passa in rivista le sue forze mobilitate per la prima volta come un solo esercito. E lo spettacolo di questa giornata aprirà gli occhi ai capitalisti" .

Visto il successo di quella che avrebbe dovuto essere una rappresentazione unica, viene deciso di replicarla per l' anno successivo.
Il 1 maggio 1891 conferma la straordinaria presa di quell' appuntamento e induce la Seconda Internazionale a rendere permanente quella che, da lì in avanti, dovrà essere la " festa dei lavoratori di tutti i paesi" .

Cavolo... ho chiuso la pagina del sito da cui l' ho preso... Comunque basta cercare con Google ' " Primo maggio" origini' .


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(Risposta a Maeve)
Messaggio #: 8
Eredità celtiche - 2003-07-24 12:53:21   
Erebel


Messaggi: 4661
Primo ingresso in Numenor: 2002-08-14
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quote:

ORIGINAL: Melkor

Devo dire che ho apprezzato molto i tuoi post sulle origini di Milano, e anche questo sulle varie tradizioni e sulle eredità linguistiche... io è da un bel po' di anni (circa 8) che mi interesso di questi argomenti... passerei ore a discutere del perchè e del percome sono nate certe usanze e certe parole (filologia e linguistica sono i miei amori segreti)... ma suppongo che non tutti lo apprezzerebbero! :)


Io sì, io sì!!!
Hai qualche bel libro di linguistica o filologia da consigliarmi? Ti ringrazio.

quote:

il motto dell' Europa non è forse " uniti nella diversità" ?


Sì, infatti. Condivido i tuoi dubbi ma meno quelli di discriminazione sui celti. A me pare che non si parli proprio di nulla, ma può darsi che viva nella parte romanocentrica della penisola!

quote:

concludo con una piccola constatazione: a livello internazionale tutti i dialetti d' Italia sono riconosciuti come Lingue, e come tali degni quindi d' essere insegnati.


Questo non lo sapevo... che io sappia questo accade in Spagna, dove in verità si parlano proprio lingue molto diverse, con radici latine e preromaniche molto differenziate.
Io sarei ovviamente favorevole alla reintroduzione di questi studi da noi, anche se ascoltandomi intorno dubito ancora che l' italiano sia realmente conosciuto e parlato.



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(Risposta a Melkor)
Messaggio #: 9
Eredità celtiche - 2003-07-24 14:07:06   
Maeve


Messaggi: 3036
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Da: Medhelan
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quote:

ORIGNAL: Melkor
Devo dire che ho apprezzato molto i tuoi post sulle origini di Milano, e anche questo sulle varie tradizioni e sulle eredità linguistiche...


Grazie!!!

quote:

io è da un bel po' di anni (circa 8) che mi interesso di questi argomenti... passerei ore a discutere del perchè e del percome sono nate certe usanze e certe parole


Io sono tanti anni che amo interessarmi del popolo Celtico ma da poco così approfonditamente.... se hai qualche cosa di interessante mi raccomando.. scrivila!!!

quote:

Concordo appieno con te quando fai notare che di certi popoli a scuola non si parla nemmeno, o tutt' al più si accenna brevemente...


Io mi rendo conto che se uno a scuola dovesse davvero affrontare in modo esauriente tutta la storia dei vari popoli non si finirebbe più... ma mi piacerebbe almeno che venisse trasmesso il gusto di indagare ed essere informati riguardo le proprie origini e tradizioni, sia locali che nazionali.
Certi interessi, inevitabilmente, ognuno deve crearseli da sè e alla fine molto pochi lo fanno, purtroppo....

quote:

Se però uno dice " io discendo dai celti" , allora non è più ok... ti chiedono il pedigree, si mettono a ridere, ti danno del leghista e concludono dicendo: " beh, ma tanto i romani ci sono stati più dei celti dalle tue parti... e cmq i celti erano dei barbari ignoranti." ...


C' è anche da dire che è pure difficile poter affermare una reale discendenza celtica ormai.... forse solo britannici e francesi potrebbero, ma con il rimescolamento dei popoli nel corso dei millenni (visto che qui si parla di un minimo di 2000 anni di storia per poter ritrovare stanziamenti celtici originali in Italia) diventa difficile poter fare affemazioni di questo tipo....
Io accarezzo questa idea facendo dei piccoli ragionamenti su quel poco che conosco del passato della mia famiglia, ma ovviamente sono delle piccole illusioni....
Leggevo in un forum sull' argomento una cosa con cui sono d' accordo: non è tanto importante essere di origini celtiche, romane, greche, teutoni... quanto sentire dentro di sè quell' affinità verso quel particolare modo di pensare che ti avvicina da una certa cultura.. e questo non vale solo per le civiltà del passato ma anche per i popoli odierni.
Insomma... l' importante è sentirsi Celti dentro più che avere una vera discendenza.

Per quanto riguarda me, il primo interesse fu proprio il popolo Celtico in un tempo in cui conoscevo davvero pochissimo delle origini della mia città...
Quando ho cominciato a reperire qualche informazione perchè avevo voglia di conoscere di più la mia città e mi sono resa conto di questo profondissimo legame con un popolo che già ammiravo la voglia di approfondire ulteriormente non ha faticato ad arrivare.

La prima sorpresa l' ho avuta proprio leggendo l' etimologia di alcuni vocaboli milanesi.... la cosa che più sorprende è proprio il fatto che a volte le piccole cose resistano al passare del tempo molto più delle grandi cose.

quote:

Santa Lucia è una delle tante feste celtiche

Non ti saprei dire.... per quanto ne so questa festa ha origini nel mondo scandinavo per cui probabilmente risale di più ai teutoni, ai germani o ai vichinghi... ma non ne sono per niente sicura.

quote:

il nome stesso " Satana" generalmente tradotto in " il Nemico"

Avevo letto da qualche parte anche questa cosa... dovrei ricordarmi dove però!!

quote:

a livello internazionale tutti i dialetti d' Italia sono riconosciuti come Lingue

Da quello che so io per lo stato italiano solo alcuni vengono considerati lingue come ad esempio il triestino, il sardo, il tirolese e forse qualche altra, mentre gli altri vengono considerati solo dialetti.

Comunque, a proposito di dialetto (milanese ovviamente), lo scorso anno una ragazza si è laureata in lettere (mi sembra) portando una tesi scritta in milanese tutta incentrata sul milanese e Davide Van Des Fros... ha preso 110 e lode!! Mitica!!!

Magari io potrei fare qualcosa del tipo " La degenerazione mielinica e della sostanza gliale nel cervello affetto da morbo di Alzheimer" tutta in milanese ihihihihihihi
" La degenerasiun d' la mielina e d' la sustansa gliale incö ad un cervel cun al morbo di Alzheimer" (più o meno dovrebbe essere così... io lo capisco ma non lo parlo!! )



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(Risposta a Melkor)
Messaggio #: 10
Eredità celtiche - 2003-07-24 14:29:58   
Maeve


Messaggi: 3036
Primo ingresso in Numenor: 2003-05-11
Da: Medhelan
Status: offline
quote:

ORIGINAL: Erebel
ascoltandomi intorno dubito ancora che l' italiano sia realmente conosciuto e parlato.


E dove lo metti l' italiano scritto???

Tra TV, giornali, riviste ,libri e varie altre cose io davvero spesso mi ritrovo a rabbrividire per ciò che sento e leggo!!

Io stessa so di non parlare o scrivere in un italiano perfetto e forse pochi possono dire di farlo, ma almeno rispetto al massimo i tempi verbali e il femminile e maschile...

Io su certe cose sono un po' fissata ma mi da fastidio sentire una persona che dice qualcosa del tipo " Gli ho detto...." quando si sta riferendo ad una lei... nella mia testa dico sempre " LE ho detto... ' gnurant!!" vabbeh... ma me ne sto sempre zitta perchè non mi piace fare la rompiscatole e mi rendo conto che ormai il " GLI" è diventato neutro e viene usato per indicare sia un lui che una lei... si chiama " Uso e consuetudine" questa cosa e devo accettarla... nulla di grave.. devo solo fare io i conti con la parte " precisina" di me

Non accetto, però, gli strafalcioni da quei mezzi di informazione che dovrebbero essere un esempio...

Lo scorso anno seguivo davvero volentieri il programma di Rispoli sui RaiTRE intorno alle 13.00... ovviamente era troppo " culturale" e l' hanno subito relegato al canale satellitare....

Mi dico... ma davvero la cultura media italiana è così bassa??
Io non voglio crederci!! Da parte mia ho sempre incontrato gente di buona cultura, molti accaniti lettori, ma ho anche un riscontro opposto quando incontro mia cugina...

In famiglia, perchè credo sia la famiglia a dover trasmettere certe abitudini, non è mai stata invogliata a leggere... casa sua è un deserto bibliografico e se la paragono a casa mia... beh.. un abisso di differenza. Io tra poco sarò costretta a dormire fuori casa per poterci far stare tutti i libri!!

Nonostante questo non è una persona con poca cultura e nemmeno fa strafalcioni di italiano... in fondo quello viene imparato a scuola e se quotidianamente hai contatti con persone non proprio analfabete impari comunque a parlare in modo abbastanza corretto.

Sono convinta che non sia tanto la cultura a mancare quanto più l' interesse ad approfondirla.

Ormai basta accendere la TV che volente o nolente almeno un minimo di cultura te la fai ma mi stupisce notare che i programmi che davvero potrebbero essere costruttivi vengono subito relegati o ad orari impossibili oppure vengono fatti prematuramente terminare quando poi altre cavolate imperversano in vari cloni su diverse reti.

Possibile che solo Piero Angela riesca a sopravviviere facendo programmi di alta cultura e alta qualità??

Non pretendo documentari dal mattino alla sera.. sarebbero una noia mortale, ma un pochino più di spazio alla conoscenza del nostro mondo, a mio parere, dovrebbe esserci.

Il vero problema degli italiani è il poco interesse a conoscere e davvero ogni tanto penso a quella che è la culla dell' arte e della cultura del mondo occidentale con un po' di tristezza...
Possibile che a volte un tedesco sappia più cose su di noi, la nostra storia, i nostri monumenti che noi stessi??

mah!


Perplessamente


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(Risposta a Erebel)
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Eredità celtiche - 2003-07-24 16:33:54   
Melkor


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quote:

ORIGINAL: Erebel
Io sì, io sì!!!
Hai qualche bel libro di linguistica o filologia da consigliarmi? Ti ringrazio.


No, mi spiace: il mio interesse è puramente " hobbystico" e quindi non saprei proprio cosa consigliarti...

quote:


Sì, infatti. Condivido i tuoi dubbi ma meno quelli di discriminazione sui celti. A me pare che non si parli proprio di nulla, ma può darsi che viva nella parte romanocentrica della penisola!


Purtroppo sono d' accordo con te... il fatto è che non si parla di nulla... o, più realisticamente, il tempo è poco e quindi si cerca di dare un' infarinatura generale tralasciando cose che vengono giudicate di poco rilievo. Chissà, forse con la riforma federalista troveranno un po' di spazio per le culture e tradizioni locali.

quote:


Questo non lo sapevo... che io sappia questo accade in Spagna, dove in verità si parlano proprio lingue molto diverse, con radici latine e preromaniche molto differenziate.


Beh... indubbiamente in altre nazioni le differenze linguistiche sono più concrete... ma la mia piccola riflessione è che dopotutto se non sbaglio l' Italiano deriva dal dialetto fiorentino... quindi l' Italiano è un dialetto del Fiorentino? Il fatto è che una lingua pura non esiste, a meno che sia stata creata a tavolino, ma qui si finisce a parlare di lingue artificiali come l' Esperanto... tutte le altre sono derivate da lingue precedenti, ed hanno assimilato termini da altre lingue... tanto per fare un esempio, la differenza tra Celtico e Latino non era poi molta, difatti i Celti, con un po' di sforzo capivano bene la lingua dell' Urbe... tant' è che a un certo punto i Romani decisero di usare il Greco per mandarsi le comunicazioni via lettera, per impedire ai Celti di capirci qualcosa. Eppure nessuno si sogna di dire che il Latino fosse un dialetto del Celtico o viceversa... semplicemente essendo ambedue lingue indoeuropee avevano molto in comune... un po' come per le lingue Romanze. A volte mi capita di sentire parlare dialetti che non sono originari della mia regione, e non ci capisco un accidente... il mio dialetto appartiene al ceppo Gallo-Italico, perciò più o meno capisco chiunque parli un dialetto appartenente a quel ceppo... ma se mi capita di sentir parlare Barese, o un qualunque altro dialetto che non sia Gallo-Italico, capisco ben poco, e probabilmente niente del tutto. :/ A meno che sia molto facile, tipo il Romano, che più che un dialetto mi sembra una " parlata" ... ma tornando ai dialetti a me incomprensibili, chi mi impedisce di considerarli lingue a se' stanti? Se non capisco una sola parola di ciò che sento, non è più una forma storpiata dell' Italiano, è una lingua vera e propria!

quote:


Io sarei ovviamente favorevole alla reintroduzione di questi studi da noi, anche se ascoltandomi intorno dubito ancora che l' italiano sia realmente conosciuto e parlato. [/color]


Nel mio piccolo ho notato una cosa: nelle città del nord Italia (città, non paesi) il dialetto non è più parlato, se non dai vecchi. Probabilmente per effetto dell' immigrazione degli anni ' 60 si è andata consolidando l' abitudine a non usarlo per evitare l' incomunicabilità... il fatto è che ora stanno per diventare lingue morte. Invece ho notato che nel resto d' Italia, anche nelle grandi città, il dialetto è vivo e vegeto e viene parlato regolarmente. Non troverai mai un napoletano che il dialetto " lo capisce ma non lo parla" , in svariate città del nord invece è la cosa più probabile... tutto questo fenomeno inevitabilmente si rifletterà sull' uso dell' Italiano. Ad esempio su AzzurraNet (rete IRC maggiore tra le italiane) si trovano un' infinità di laziali che scrivono esattamente come parlano, in dialetto... certo non è difficile capire cosa dicono, ma tra me e me ho pensato più di una volta: ma se mi mettessi io a scrivere in dialetto, chi capirebbe cosa dico? Nessuno. E allora si arriva al nocciolo della questione: la gente usa la lingua più semplice e comprensibile per rivolgersi al destinatario della comunicazione, piegandola e adattandola a proprio piacere... e non c' è accademia della crusca che tenga. :)


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Ciao,
Melkor

(Risposta a Erebel)
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Eredità celtiche - 2003-07-24 16:47:10   
pasqua


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quote:

Ormai basta accendere la TV che volente o nolente almeno un minimo di cultura te la fai


Su questa affermazione non sono molto d' accordo, purtroppo.
Il livello di cultura che esce dal tubo catodico è veramente basso, la maggior parte degli errori che notavi tu vengono fatti costantemente in televisione.

Mi urta particolarmente, ad esempio, quando i giornalisti iniziano il servizio con " E passiamo a..." , " E ci dice..."

Che ciripimpolina ci fa una congiunzione senza una frase?

Vabè, scusate lo sfogo...

quote:

ma mi stupisce notare che i programmi che davvero potrebbero essere costruttivi vengono subito relegati o ad orari impossibili oppure vengono fatti prematuramente terminare quando poi altre cavolate imperversano in vari cloni su diverse reti.


Si chiama Auditel, la più grande truffa organizzata dalla televisione...


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(Risposta a Maeve)
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Eredità celtiche - 2003-07-24 17:12:09   
Maeve


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Da: Medhelan
Status: offline
quote:

ORIGINAL: Pasqua
quote:

ORIGINAL: Maeve
Ormai basta accendere la TV che volente o nolente almeno un minimo di cultura te la fai


Su questa affermazione non sono molto d' accordo, purtroppo.


Meeto in chiaro una cosa... per minimo intendo proprio minimo... nel senso che anche guardare il telegiornale e restare informati su quello che succede nel mondo è cultura... oppure incappare anche casualmente in qualche programma del tipo Solaris, la Macchina del Tempo, Quark, Ulisse e via dicendo...
Anche seguire un quiz può contribuire a dare un pochino di cultura...
Sono cose piccolissime, sono d' accordo, quasi insignificanti, ma è pur sempre qualcosa.

Una volta questi mezzi non c' erano e se non leggevi restavi davvero ignorante.
Oltretutto ormai col passaparola c' è un grande movimento di informazioni e sebbene gran parte di queste siano sbagliate, c' è quella minima quantità di informazioni giuste.

Prendiamo come esempio l' HIV.... se non ci fosse stata la TV probabilmente a quest' ora la popolazione informata della sua esistenza sarebbe una quantità davvero esigua.
Purtroppo in tutto il marasma di roba che ci arriva bisogna avere il buon senso di distinguere ciò che è vero da ciò che magari è solo gonfiato per puro senso dello scoop o perchè semplicemente riferito da persone che a loro volta non hanno capito o non sono ben informate.
In questo ovviamente è utile la voglia di informarsi ed approfondire, ma è anche sufficiente chiedere a qualcuno che si è certi ne sappia più di noi.

Sono piccoli brandelli di cultura ma sempre cultura è...

Sarò ottimista, ma mi piace pensare che la gente che in TV guarda solo ed esclusivamente varietà o film dei fratelli Vanzina sia davvero poca.
me lo auguro


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(Risposta a pasqua)
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Eredità celtiche - 2003-07-24 17:14:35   
Melkor


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quote:

ORIGINAL: Maeve

Io sono tanti anni che amo interessarmi del popolo Celtico ma da poco così approfonditamente.... se hai qualche cosa di interessante mi raccomando.. scrivila!!!


se sarà il caso, non mancherò... mi sembrerebbe un po' una " colonizzazione forzata" invadere il forum di post sulla storia e sulla cultura celtica... e tra l' altro credo che verrebbe percepito come qualcosa di molto noioso. :/

quote:


Io mi rendo conto che se uno a scuola dovesse davvero affrontare in modo esauriente tutta la storia dei vari popoli non si finirebbe più... ma mi piacerebbe almeno che venisse trasmesso il gusto di indagare ed essere informati riguardo le proprie origini e tradizioni, sia locali che nazionali.
Certi interessi, inevitabilmente, ognuno deve crearseli da sè e alla fine molto pochi lo fanno, purtroppo....


Siamo d' accordo... ma sai, io non pretenderei mica che si facesse un mese di studio su di loro... ma almeno che venisse detto: " la città in cui vivete è stata fondata dal popolo X nell' anno X, ed erano un popolo con queste particolarità (segue elenco a grandi linee)" ... poi se uno vuole approfondire per i fatti suoi, meglio per lui... ma che uno debba vivere in una città senza nemmeno sapere chi l' ha fondata e che razza di gente era, mi sembra fuori dalla relatà. :)

quote:


C' è anche da dire che è pure difficile poter affermare una reale discendenza celtica ormai.... forse solo britannici e francesi potrebbero, ma con il rimescolamento dei popoli nel corso dei millenni (visto che qui si parla di un minimo di 2000 anni di storia per poter ritrovare stanziamenti celtici originali in Italia) diventa difficile poter fare affemazioni di questo tipo....


Questo è fuori discussione... in Lombardia hanno regnato Etruschi, Celti, Romani, Longobardi (che poi erano i Winnil, Scandinavi), Francesi, Spagnoli, Austriaci... senza contare i flussi migratori dal resto d' Italia e dai famosi paesi extracomunitari! Cercare la " razza pura" è impossibile (oltre che antipatico) e poi nemmeno i celti erano un popolo dalla composizione omogenea... come del resto ogni popolo del mondo, a parte gli Inuit/Eschimesi, forse...

quote:


Leggevo in un forum sull' argomento una cosa con cui sono d' accordo: non è tanto importante essere di origini celtiche, romane, greche, teutoni... quanto sentire dentro di sè quell' affinità verso quel particolare modo di pensare che ti avvicina da una certa cultura.. e questo non vale solo per le civiltà del passato ma anche per i popoli odierni.
Insomma... l' importante è sentirsi Celti dentro più che avere una vera discendenza.


Concordo pienamente... difatti io stesso la penso così e se uno mi viene a dire di sentirsi più etrusco che italiano rispetto il suo sentimento. Quello che mi irrita oltremodo è che questo venga accettato solo per certi popoli mentre per altri no (almeno per quanto riguarda la mia esperienza).

quote:


Per quanto riguarda me, il primo interesse fu proprio il popolo Celtico in un tempo in cui conoscevo davvero pochissimo delle origini della mia città...
Quando ho cominciato a reperire qualche informazione perchè avevo voglia di conoscere di più la mia città e mi sono resa conto di questo profondissimo legame con un popolo che già ammiravo la voglia di approfondire ulteriormente non ha faticato ad arrivare.


Stessa cosa per me.

quote:


La prima sorpresa l' ho avuta proprio leggendo l' etimologia di alcuni vocaboli milanesi.... la cosa che più sorprende è proprio il fatto che a volte le piccole cose resistano al passare del tempo molto più delle grandi cose.


Se può interessarti, c' è un libro di quel tipo... si chiama " Dizionario della Gallia Cisalpina e Celtico" l' autore è Pietro Monti ed è edito dalla Liutprand. Costa 11,90€ ed è (a differenza di ciò che giustamente si deduce dal titolo) un dizionario comparativo delle varie parole dei dialetti Gallo-Italici (quello di Como in particolare) con le lingue propriamente gaeliche, come ad esempio il Bretone, il Gallese, l' Irlandese e lo Scozzese. E' curioso constatare come alcune parole dei nostri dialetti differiscano minimamente con quelle di queste lingue. (Fu pubblicato la prima volta intorno al 1850, quindi in un' epoca fuori da sospetti di mode o opportunismi politici...)

quote:


Non ti saprei dire.... per quanto ne so questa festa ha origini nel mondo scandinavo per cui probabilmente risale di più ai teutoni, ai germani o ai vichinghi... ma non ne sono per niente sicura.


Uhm... credo che tu abbia ragione, devo essermi confuso coi longobardi, che difatti erano scandinavi.

quote:


Comunque, a proposito di dialetto (milanese ovviamente), lo scorso anno una ragazza si è laureata in lettere (mi sembra) portando una tesi scritta in milanese tutta incentrata sul milanese e Davide Van Des Fros... ha preso 110 e lode!! Mitica!!!


De Sfros beh... del resto se ci possono essere un Pino Daniele e un Nino d' Angelo, e tanti altri di quel genere, perchè non un Van De Sfros? :D

quote:

[...](più o meno dovrebbe essere così... io lo capisco ma non lo parlo!! )[/size]


E' proprio questa la maledizione delle nostre città... tutti capiscono il dialetto parlato dai vecchi, ma nessuno sa parlarlo! Dal mio punto di vista, un albero senza radici non può stare in piedi. :/


_____________________________


Ciao,
Melkor

(Risposta a Maeve)
Messaggio #: 15
Eredità celtiche - 2003-07-24 19:11:19   
GwendydD


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Da: fiiiirenzeeee
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ragazzi, questo è in assoluto uno dei thread più interessanti che abbia letto in vita mia, per quanto mi rigurada!!

l' argomento, è da notare, viene sentito quasi come " barboso" , nel momento in cui lo si tira fuori... ma vi siete resi conto dell' interesse che invece può destare?

sono le cose che non ci vengono insegnate a scuola, quelle che se non le vai a cercare da olo non le sai... mond nuovi semi-ignorati e tuttavia interessantissimi... la scuola non può permettersi di coprire una certa vastità di argomenti, ma è vero, dovrebbe almeno insegnare ad essere curiosi rispetto a certe cose.... io ho avuto la fortuna di avere al liceo un professore di storia e filosofia fissato con le etimologie e le lingue (credo si sia imparato da solo greco, francese e tedesco e si sia fatto una certa infarinatura di spagnolo e inglese), che ha creato in me un discreto interesse in merito, una sicura curiosità... ma non tutti hanno fortune del genere. ad esempio non ho avuto professori di greco e latino capaci di farmi apprezzare quelle letterature, se mi interessano il merito è della ragazza che mi dava ripetizioni!

quanto alle realtà locali... anche qui devo dire di aver avuto una grosa fortuna: alle lementari la nostra maestra ci fece fare un lungo percorso tutto incentrato sulla storia di firenze (nonostante lei fosse pugliese ;)), dal quale venne poi fuori un " librone" che tutt' ora ogni tanto mi vado a sfogliare per ripescare qualcosa che magari non ricordo bene (e che purtroppo la gran parte dei fiorentini mi sa che ignora -_-)... questo, devo dire, mi ha aiutata ad amare firenze, e a sentirmi più " fiorentina" ... ma è successo a me e ad altri, non a tutti.

e ora, scusatemi, ma dvo dire la mia su uno dei miei argomenti preferiti: l' italiano! ;D
non esiste piùùù!!!! io non sento quasi nessuno parlare italiano!! i congiuntivi non eisstono più, tanto per dirne una... non li usa nessuno! è una delle cose che più mi fanno imbestialire! e correggetemi se sbaglio, ma tempo fa avevo sentito pure che qualcuno pensava di accettare questo italiano storpiato come corretto! i brividi! mi vengono i brividi!!! io di certo non mi ritengo perfetta, in questo come in tutto il resto, ma un minimo ci sto attenta! invece basta accendere la televisione per sentirne di tutti i colori... tipo... anche gli pneumatici! sti benedetti pneumatici, incubo di ogni giovane studente! si dice GLI pneumatici, non I pneumatici, non ha senso, è cacofonico e SBAGLIATO!!! macchè... tutti con I pneutmatici, UN pneumatico, I gnocchi... ma da dove è venuta fuori sta cosa??? non ha senso!!
vabbe' , scusate LO piccolo sfoghino... ogni tanto mi lascio prendere :P

cmq, tornando a quello che dicevo all' inizio: bellissimo thread! (per me ci starebbe anche un oscarino... che dite?)


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(Risposta a Maeve)
Messaggio #: 16
Eredità celtiche - 2003-07-24 23:00:39   
Maeve


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Da: Medhelan
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quote:

ORIGINAL: Melkor
tutti capiscono il dialetto parlato dai vecchi, ma nessuno sa parlarlo!


Che tutti lo capiscano non è vero... io ho conosciuto anche chi non lo capisce!
Comunque in effetti è un vero peccato


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(Risposta a Melkor)
Messaggio #: 17
Eredità celtiche - 2003-07-24 23:16:50   
Maeve


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Primo ingresso in Numenor: 2003-05-11
Da: Medhelan
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ORIGNAL: GwendydD
la scuola non può permettersi di coprire una certa vastità di argomenti, ma è vero, dovrebbe almeno insegnare ad essere curiosi rispetto a certe cose

E' proprio questo il punto debole della scuola...
C' è anche da dire che ci sono diversi particolari che compartecipano al " fallimento" sotto questo punto di vista: ad esempio non tutti i professori sono professori per vocazione o per scelta. Pensate solo a tutti i laureati in filosofia, matematica, fisica, tutti campi in cui non è facile trovare un lavoro e il ripiego finale è l' insegnamento.
Non ci si può improvvisare insegnanti, bisogna essere capaci di insegnare e a mio avviso non tutti hanno questa capacità e soprattutto la passione per farlo.
Altro difettuccio è quello che non tutti gli studenti sono interessati ad imparare.
La scuola viene vista come una cosa noiosa ed inutile da togliersi di torno al più presto.
In parte la " colpa" è data proprio dalla mancanza di capacità nel suscitare interesse, ma parte dipende anche dagli studenti stessi... io stessa solo al pensiero di dover entrare in una classe di liceali rabbrividisco!! Ci sono delle classi in cui gli elementi presenti sono davvero in grado di dannarti l' anima!

Ripeto che a mio avviso parte dell' interesse che viene suscitato in una persona dovrebbe partire anche dalla famiglia.

Io ricordo mia sorella a 4 o 5 anni che si metteva vicino a me a guardarsi l' atlante di anatomia, che faceva domande a cui rispondevo con parole più semplici e comprensibili possibile.
Anche girando per i posti le veniva raccontato ciò che stava vedendo e ora, a 13 anni, ha sviluppato un interesse alla conoscenza ed alla lettura straordinario tanto che a lei è sempre piaciuto andare a scuola perchè, diceva, c' era sempre qualcosa di nuovo da imparare.

Il merito degli insegnanti ovviamente c' è, ma tutt' ora anche con quelli meno capaci non ha problemi ad applicarsi proprio per via di questo interesse... si è pure letta il saggio che avevo comprato sull' origine di milano ed i celti, che non è proprio una cosuccia anche se è corto

quote:

e ora, scusatemi, ma dvo dire la mia su uno dei miei argomenti preferiti: l' italiano!
...
i congiuntivi non eisstono più

E' una vera tragedia
Io sono una grande fan dei congiuntivi e sentirli così bistratati mi mette un' enorme tristezza!!!
Spero che non dovremo arrivare a fare loro il funerale!!!

quote:

scusate LO piccolo sfoghino



Figurati!!! Sei la benvenuta!!!


_____________________________




(Risposta a GwendydD)
Messaggio #: 18
Eredità celtiche - 2003-07-25 10:43:35   
Erebel


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Prma di rispondere con calma ad altre cose dette, una breve battuta.

quote:

ORIGINAL: GwendydD
si dice GLI pneumatici, non I pneumatici, non ha senso, è cacofonico e SBAGLIATO!!! macchè... tutti con I pneutmatici, UN pneumatico, I gnocchi... ma da dove è venuta fuori sta cosa??? non ha senso!!


Su questo ho dibattuto per diverso tempo con il mio professore di meccanica all' uni!
Non siamo venuti a capo di molto sul perché, ma ricordo che da qualche parte trovammo un' indicazione che confermava come la dicitura corretta fosse " i pneumatici" e non " gli" .
Se trovo qualcosa di concreto la segnalo.
Ah, ovviamente il discorso non vale per gli gnocchi.



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(Risposta a GwendydD)
Messaggio #: 19
Eredità celtiche - 2003-07-25 10:55:44   
Maeve


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Primo ingresso in Numenor: 2003-05-11
Da: Medhelan
Status: offline
quote:

ORIGINAL: Erebel

Prma di rispondere con calma ad altre cose dette, una breve battuta.

" i pneumatici" e non " gli" .



Mi cade una colonna portante della mia esistenza!!!!



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(Risposta a Erebel)
Messaggio #: 20
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